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CASALBORGONE. Strada del Castello: la Regione scrive al sindaco Cavallero

CASALBORGONE. Strada del Castello: la Regione scrive al sindaco Cavallero

Qualcosa si sta muovendo nella controversia intorno alla cosiddetta “strada di cantiere” in costruzione nel bosco della Torricella, cioè nel pendio Est della collina del Castello.  La strada comincia dopo le prime curve di corso Vittorio Emanuele - che da corso Bongiovanni sale al capoluogo - e raggiunge via Broglia, la stradina che cinge il Castello dal campanile alla piazza del piccolo centro storico.  Si tratta probabilmente di una “strada di cantiere”, che verrebbe utilizzata dai mezzi delle imprese edili per ristrutturare il Castello.

Le carte della Regione e del Comune considerano quel pendio parecchio fragile, da maneggiare con cura e possibilmente da non toccare. Il Piano Regolatore lo colloca nella “classe IIIa2”, cioè nelle “Aree collinari dissestate interessate da fenomeni franosi o potenzialmente soggette a dissesto, aree soggette a forti erosioni concentrate, settori di versante caratterizzati da elevata acclività, aree immediatamente limitrofe a orli e scarpate fluviali”.

Non è pericoloso scavare una strada in quella riva ripida e fragile? Considerato che proprio in via Broglia ci sono ancora i segni di smottamenti recenti, e che dall’altra parte del capoluogo, in via Carlo Alberto, lungo il viale degli olmi, una bella (e “costosa”) frana c’è già stata pochi anni fa? E’ la domanda che, con una dettagliata lettera, residenti e ambientalisti hanno posto a Comune, Regione, Città Metropolitana, Arpa, ex Guardia Forestale, ecc.

Come abbiamo appreso dagli uffici regionali, il Comune ha risposto di avere chiesto ai nuovi proprietari del Castello di presentare una relazione geologica. Inoltre la Regione sta scrivendo al Comune per invitarlo a verificare la conformità dei lavori e/o dei progetti con il Piano Regolatore. Continueremo a informarci.

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