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11 Settembre 2017 - 09:02
La Giunta comunale il 27 giugno scorso, alle ore 23.30, ha approvato il progetto definitivo di: “Riduzione dei consumi energetici nell’edificio comunale adibito a sede municipale e locale accessori ubicato in via Mazzini n.11”. Grazie a questa delibera scopriamo che il Palazzo comunale non è quello che tutti conosciamo di Piazza Carlo Bruna 14, ma è sito in via Mazzini 11: di quale comune non è dato sapere, visto che a Casalborgone via Mazzini non esiste.
Ma non certo solo questo che lascia perplessi, c’è molto di più. Con la delibera citata si approva un progetto definitivo riguardante il miglioramento dello stato attuale di manutenzione, dal punto di vista dei consumi energetici del Palazzo comunale, senza che la documentazione di progetto, elencata in delibera, quale la relazione tecnico – illustrativa il computo metrico estimativo e l’analisi dei prezzi sia pubblicata. Viene però riportato in delibera il conto economico che riguarda l’adeguamento dell’edificio comunale di via Mazzini 11. In particolare viene prevista la coibentazione dei muri per 92.199,52 euro e 98.711,81 euro per la sostituzione dei serramenti, ma non solo. C’è anche la sostituzione del generatore di calore per 17.590,47 euro, del sistema di controllo e monitoraggio per 9.916,48 euro e 21.840,72 euro per spese tecniche di progettazione. Per un totale di 240.259,01 euro. Personalmente sono sempre favorevole all’adeguamento energetico degli edifci, in particolare se pubblici. Quello che invece mi indigna è lo sperpero di danaro pubblico. Forse i casalborgonesi non sanno, ma il sindaco e il responsabile del servizio tecnico sanno molto bene, che nel 2010 è stata effettuata un’accurata analisi energetica e la relativa progettazione di adeguamento dell’intero Palazzo comunale di Piazza Bruna 14, comprendente la produzione di calore e la coibentazione della struttura, sia per quanto riguarda i muri che i serramenti. A seguito di quella progettazione è stato adeguato, nello stesso anno, l’impianto termico, con la sostituzione della vecchia caldaia con un generatore di calore a condensazione di ultima generazione, con tanto di pompe elettroniche e sistema di controllo e monitoraggio. In pratica la Giunta Comunale ha deciso di “buttare” quasi 50.000 euro dei contribuenti con una spesa totalmente ingiustificata, un importo pari ad un quinto del totale della spesa prevista per l’intero adeguamento. Forse il sindaco Cavallero e i suoi assessori, per evitare certe “cantonate” farebbero bene ad approvare progetti in orari più consoni ad una seria valutazione di un così importante investimento di soldi pubblici. Probabilmente alle 23,30 - così come da orario riportato in delibera - non si è così lucidi per valutare decisioni che comportano l’impiego di danaro pubblico.Ma soprattutto sarebbe opportuno che i progetti esistenti venissero utilizzati, anziché affidare incarichi a professionisti per delle progettazioni che già sono state realizzate. Ma, soprattutto, gli interventi dovrebbero riguardare il palazzo comunale di piazza Bruna 14 e non quello di via Mazzini 11 di chissà quale Comune...
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