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CASALBORGONE. Elezioni, Chiapino si candida... ma a Chivasso!

CASALBORGONE. Elezioni, Chiapino si candida... ma a Chivasso!

Edoardo Chiapino con Matteo Salvini

Edoardo Chiapino, classe 1988, laureato in Giurisprudenza, di Casalborgone, esce allo scoperto... A Casalborgone ormai da mesi si parla di una tua probabile candidatura a sindaco... Ho deciso di candidarmi... ma come consigliere a Chivasso con la Lega Nord! Come mai questa scelta? In realtà, è da oltre un anno che sto valutando l’opportunità di provare a mettermi in gioco a Chivasso e da diversi mesi inoltre, partecipo attivamente alle riunioni del partito. Pur vivendo a Casalborgone infatti, mi sento a tutti gli effetti un Chivassese “acquisito”. Sono legato alla città, per tutta una serie di motivi; carriera scolastica, amicizie, frequentazioni, attività sportive, lavoro e amore. Sin dall’adolescenza quindi gravito ogni giorno su Chivasso e per ovvi motivi, conosco meglio e sento più vicini a me i problemi di questa città. In precedenti tue dichiarazioni sembrava quasi certa una tua lista a Casalborgone. Puoi spiegarci meglio cosa è accaduto realmente? Sì, confermo di aver preso in considerazione l’idea di candidarmi a sindaco di Casalborgone, soprattutto in seguito alla “vittoria” nelle preferenze del candidato sindaco ideale, uscite sul vostro giornale, che ammetto, mi avevano colto di sorpresa. Confermo anche che ci son state delle riunioni, nelle quali diverse persone mi hanno chiesto se sarei stato disponibile a guidare una lista, ma dopo attente riflessioni ho deciso di tornare sui miei passi. Credo quindi sia più corretto che si candidi qualcuno che conosca meglio le problematiche del paese, magari con più esperienza di me nel campo dell’amministrazione comunale.  Come mai con la Lega Nord? Ho scelto di candidarmi con la Lega Nord perché sono fermamente convinto che sia l’unico partito nel panorama politico italiano, sia a livello nazionale che comunale, in grado di farci uscire dalla profonda crisi, economica e sociale nella quale è sprofondato il nostro Paese.  Ho abbracciato sin da subito il nuovo modello di Lega, in formato Nazionale, lanciato dal Segretario Matteo Salvini, che ho avuto piacere di incontrare in più di un’occasione. Credo sia fondamentale rappresentare l’intera nazione per poter governare il Paese.  Inoltre la squadra chivassese ha influenzato positivamente la mia scelta; un gruppo di persone affiatate e perbene che hanno molto a cuore il bene della collettività e con cui è nato sin da subito un ottimo feeling. Hai già in mente qualche idea per la Chivasso che dovrà essere? La mia campagna elettorale sarà imperniata su tre punti cardine: sicurezza, lavoro e salute! In primis, la sicurezza dei chivassesi: credo sia doveroso risolvere il problema degli immigrati che ogni giorno arrivano in treno dai centri accoglienza di Settimo e Torino per venire a bivaccare nelle vie centrali della città e per estorcere denaro nei parcheggi, soprattutto in Piazza D’Armi, nella quale nei giorni di punta si possono contare fino a una quindicina di abusivi. Tutto ciò è indecente oltre che indecoroso. Sul tema lavoro, è triste vedere sempre più negozi e attività chiudere i battenti, sarà fondamentale per il nuovo Sindaco, trovare il modo di attrarre nuove imprese e attività e stimolare e incentivare la nascita di nuove startup per i giovani, che appunto rappresentano il futuro, per non veder Chivasso trasformarsi in una città dormitorio. Riguardo alla salute, sono convinto si debba risolvere quanto prima il problema della Discarica dei Pogliani; una bomba ecologica di 4 milioni di metri cubi di rifiuti che interessa da vicino tutta la città. Ormai da più di 30 anni gli effetti inquinanti di questa discarica entrano nelle case dei chivassesi, attraverso ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo. Non parliamo poi dello sconcertante aumento del tasso di incidenza tumorale nelle aree prossime alla discarica, in alcuni casi si registra un +200 per cento negli ultimi 15 anni.  Una tragedia, paragonabile alla situazione della terra dei fuochi in Campania. La cosa che più mi fa infuriare è che in molti, negano l’evidenza, dichiarando che l’aumento dei tumori sia in linea con le statistiche nazionali. O sono dei folli o sono in malafede.
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