Cerca

CASALBORGONE. Elezioni: l'anti-Cavallero ha meno di trent'anni

CASALBORGONE. Elezioni: l'anti-Cavallero ha meno di trent'anni

Edoardo Chiapino

Edoardo Chiapino, nato a Torino il 9 gennaio 1988, diplomato al liceo scientifico Isaac Newton di Chivasso. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza, presso l’Università degli Studi di Torino.  Ha svolto la pratica legale presso uno studio di Avvocati di Chivasso. Grande appassionato di politica, storia e sport. Attualmente è titolare di un’attività di commercio. Da molti, in paese, è indicato come uno dei papabili candidati a sindaco... La settimana scorsa dalle pagine della Periferia il sindaco Francesco Cavallero ha ufficializzato la sua ricandidatura e quella dell’intero gruppo di maggioranza alle prossime elezioni amministrative. Lei, dalle primarie del sindaco ideale organizzate da questo giornale è risultato vincitore e anche con notevole distacco da tutti gli altri. Ha deciso di mettersi in gioco anche lei? Negli ultimi anni ho seguito con interesse le vicende politiche di Casalborgone. Gli avvenimenti che si sono susseguiti mi hanno spesso deluso e quindi stimolato ad approfondire gli studi in “Diritto Pubblico”. Al momento, mi sento pronto ad occuparmi in prima persona del mio Paese. Questo non significa che abbia deciso di candidarmi a sindaco di Casalborgone, ma intorno a me si è costituito un nutrito gruppo di persone serie e determinate che vorrebbero vedere Casalborgone uscire dallo strapotere che da troppi anni condiziona tutto il Paese. Proprio per questo stiamo lavorando per “il cambiamento” e stiamo valutando quale potrà essere la figura più idonea a ricoprire il ruolo di candidato sindaco. Quando sarà il momento saranno sciolte le riserve sulla mia eventuale candidatura. Possiamo avere un’anticipazione dei nomi che potrebbero fare parte della lista che si contraporrà a Cavallero? Al momento no, sto ancora vagliando le candidature, poiché ne sono arrivate più del previsto:  sono stupito di quanta gente voglia mettersi in gioco, nell’interesse della propria comunità, tutte persone impermeabili ai condizionamenti e alle pressioni del sistema “operante” a Casalborgone.  Quindi non ci sarà nessuno dei soggetti che in passato hanno deluso le aspettative degli elettori, dimostrando di occupare i posti nel palazzo a esclusivo tornaconto personale. Può almeno dirci quali principi uniscono questo gruppo e quali potrebbero essere i principali punti del programma elettorale? Fondamentale è la voglia di cambiamento, Casalborgone ha moltissime potenzialità inespresse perché le scelte sono sempre state condizionate da favoritismi di stampo clientelare. Altro principio sarà la trasparenza amministrativa. La regolare e puntuale pubblicazione e pubblicizzazione di tutti gli atti, l’affidamento di incarichi solo dopo un’adeguata valutazione e confronto dei fornitori e dei professionisti (non più con incarichi fiduciari assegnati a fronte di un solo preventivo). La trasmissione in streaming dei Consigli Comunali, che si può fare a costo zero. Il miglioramento dei servizi ai cittadini, a partire dagli uffici Comunali, con l’introduzione di uno sportello online, così da ridurre code e perdite di tempo. La riduzione del carico tributario, a cominciare dal riportare da subito l’addizionale comunale IRPEF, ai valori precedenti all’aumento effettuato dall’attuale amministrazione, ma con la volontà di potere scendere anche a livelli inferiori. La razionalizzazione del servizio raccolta rifiuti. Il miglioramento e la creazione di più servizi ai giovani ed alle famiglie. E perché no, riportare in auge eventi motoristici che in passato hanno reso famoso il nome del nostro paese, con i conseguenti vantaggi per l’economia locale.  Per quanto riguarda la situazione accoglienza dei migranti? A Casalborgone dai dati della Prefettura ne sono previsti 6. Sono personalmente convinto che in questo particolare momento dove le famiglie sono in difficoltà ad arrivare a fine mese e le imprese sopravvivono a fatica, non ci si possa permettere di sprecare risorse pubbliche con i migranti, soprattutto a livello locale. Quando parlo di risorse pubbliche non mi riferisco solo ai famosi 32 euro giornalieri per migrante che le cooperative si aggiudicano, ma anche e soprattutto al carico sociale sul territorio. Prima i posti di lavoro vanno agli Italiani poi, quando non avremo più disoccupati, potremo anche pensare ai migranti. Molti giovani faticano a trovare lavoro e quando lo trovano è precario, mi sembra immorale creare ai giovani delle concorrenze sleali non solo per il lavoro ma per la sopravvivenza. Qual’è il bacino elettorale a cui mirate per essere eletti? Pensate di poter recuperare i voti che hanno consentito l’elezione di Giardino nel 2009? Noi miriamo ad ottenere il consenso da tutti i Casalborgonesi. Oggi è anacronistico pensare che un elettore sia classificabile con un’etichetta di uno schieramento o dell’altro. I cittadini hanno una loro testa e la sanno usare, sanno valutare chi ha operato bene e chi no, chi porta avanti interessi personali e chi lavora nell’interesse comune. Ho sentito molti, la cui fiducia è stata disattesa. Quindi, a parte gli zoccoli duri dei vari supporters, tutti i casalborgonesi, potenzialmente, potrebbero votare per noi, ora sta a noi farci conoscere ed ottenere la loro fiducia. Perché i casalborgonesi dovrebbero votarvi? Questo lo spiegheremo quando e se verrà il momento, per ora posso solo dire, che ci vorremmo mettere in gioco non per meri interessi personali, ma perché vogliamo avere un paese che funzioni bene, in cui le strade non siano fatiscenti, le aree pubbliche non vengano abbandonate a se stesse e i soldi non vengano sprecati inutilmente.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori