Durante i primi quattro mesi di sperimentazione dei rilevatori di traffico, è emerso un dato allarmante: delle 38mila vetture che percorrono giornalmente la strada statale, il 60 per cento, ovvero la maggioranza, in pratica due utenti su tre non rispetta i limiti di velocità. Sono perfettamente comprensibili allora, alla luce dei numeri, le preoccupazioni del sindaco Giovanni Aldighieri. Non è partito a spron battuto: ha deciso, prima, di eseguire un test, di incontrare la popolazione in assemblea pubblica per enunciarne i risultati, e solo successivamente verranno collocati i Velo Ok, i sistemi automatici di rilevazione delle infrazioni. "Abbiamo aderito in maniera sperimentale" ha comunicato il primo cittadino nella serata di venerdì 22 aprile, presso la Chiesa di San Matteo. Peccato che, malgrado la premura, in paese si siano già verificate reazioni spiacevoli. Due settimane fa qualcuno, di notte, ha vandalizzato il bidoncino arancione posto nei pressi dell'area sportiva. Alle 3 di notte, con un'accetta. L'ha completamente demolito. "Eppure non lo facciamo per far cassa – ha messo bene in chiaro Aldighieri -. Per giunta se consideriamo che il 50 per cento delle sanzioni, eseguite sulla statale, va all'Anas. Abbiamo deciso di eseguire delle valutazioni sul traffico stradale, che sospendiamo ora solo per ragioni di bilancio e non perché ci siamo fatti intimidire". I numeri, a dispetto dell'incursione notturna contro il Velo Ok, non lasciano spazio ad interpretazioni: i controlli sono stati eseguiti ancora dal 2 al 9 aprile e dopo la notizia delle rilevazioni è stato riscontrato un calo del 97 per cento delle infrazioni, da 48 a 32 km orari di media mentre, prima dell'installazione, la velocità media era di 99 km orari. "La velocità media è calata in modo molto forte – ha illustrato il dottor Paolo Goglio, direttore del progetto "Noi sicuri" – ma si può investire una persona anche a 48 km all'ora e non c'è scampo mentre a 31 km all'ora rimane solo un po' acciaccato". Goglio ha illustrato anche le principali cause di sinistri alla guida. "Nel 96 per cento dei casi – ha fatto presente – gli incidenti si possono evitare soltanto cambiando comportamenti. Il fattore principale del numero di sinistri sono le distrazioni, ma il fattore principale di gravità è la velocità".
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