CALUSO. Incidente lungo la ferrovia. Chiesti sei mesi per Guarrasi e Sturniolo

Chiesti sei mesi di reclusione per Antonio Sturniolo, titolare della ditta EdilArt e per il dottor Giovanni Guarrasi, legale rappresentante di Reti Ferroviarie Italiane. I due uomini (difesi rispettivamente dagli avvocati Mariangela Sparacio e Andrea De Carlo del Foro di Torino), si trovano imputati, presso il Tribunale di Ivrea, con l'accusa di lesioni colpose per un incidente che procurò seri problemi ad un dipendente dell'impresa EdilArt, oggi in pensione, Paolino Falcone, rimasto schiacciato da un albero mentre svolgeva alcuni lavori a Caluso, lungo la linea ferroviaria Chivasso-Aosta, nell'ottobre 2007. Secondo il capo di imputazione Sturniolo avrebbe trascurato le norme relative alla sicurezza sui cantieri di lavori, senza curarsi dell'adeguata formazione professionale dell'addetto, mentre Guarrasi avrebbe omesso di controllare l'idoneità della ditta esecutrice, risultata poi priva dei requisiti necessari per legge per poter svolgere opere di taglio degli alberi. Per queste ragioni il Pubblico Ministero Ombretta Russo ha chiesto al giudice Marianna Tiseo la condanna, citando anche alcuni precedenti dei due imputati relativi ad irregolarità emerse in altri affidamenti. Di tutt'altro avviso i legali difensori che hanno chiesto l'assoluzione, ricordando che i lavori lungo la ferrovia erano stati affidati d'urgenza, sulla base di un rapporto di fiducia già instaurato con l'impresa. L'avvocato Sparacio, in particolare, ha rilevato che, per essere abilitati, è sufficiente l'iscrizione del tipo di lavorazione nell'oggetto sociale alla Camera di Commercio. Oltretutto Falcone "era il più bravo in quella mansione, aveva più esperienza", secondo le testimonianze rese da alcuni colleghi, i quali hanno anche riferito che, durante i turni, erano muniti di tutto l'occorrente, attrezzatura, cinture, caschi. Il processo è stato rinviato per le repliche.