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22 Settembre 2021 - 16:57
Il comitato “CAI” è sceso in piazza domenica in occasione della Festa dell’Uva
CALUSO. Si chiama “Cai”, comitato atomi impazziti, il gruppo guidato dal mazzediese Silvano Raise che si batte contro l’arrivo sul territorio di Caluso, Mazzè e Rondissone del deposito nazionale per le scorie nucleari.
Domenica mattina hanno scelto la vetrina della Festa dell’Uva per portare in piazza la loro protesta. E non erano da soli. Con loro anche l’Ama (Associazione Mazzè Ambiente).
“Abbiamo scelto di manifestare per rompere gli indugi - spiega il portavoce Silvano Raise -. Si è trattato solo di una prima iniziativa per cercare di coinvolgere la popolazione su una scelta che rischia di pregiudicare per moltissimi anni questo territorio. Prima eravamo il comitato “No Deposito”, ma siccome qui in zona ce n’è un altro con lo stesso nome, abbiamo scelto Cai”.
Il rischio a questo punto è di confondervi con gli alpinisti...
“Beh, effettivamente la montagna che dobbiamo scalare è alta” commenta ironicamente Raise.
Quella di domenica è stata solo la prima iniziativa, presto ne arriveranno altre.
“Di deposito nazionale per le scorie nucleari se ne parla molto sui giornali, nelle stanze del potere. Ma la sensazione è che la gente ne sappia ben poco. Per questo è importante manifestare. Organizzeremo altri incontri al più presto coinvolgendo associazioni e comitati anche di altri territori. La situazione è grave e bisogna muoversi”.
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