Cerca

CALUSO. Sarà l'anno del bianco fermo

CALUSO. Sarà l'anno del bianco fermo

vino

Questo, per noi sarà l’anno del bianco fermo”. Ilaria Salvetti, titolare dell’omonima azienda che nel 2012 ha portato sul mercato la sua prima bottiglia di passito, vendemmia 2007, spiega che per la prima volta, in dieci anni, non produrranno passito: “Con la gelata di questa primavera abbiamo perso intere vigne produttive tra Caluso e Montalenghe. Per questo motivo abbiamo deciso di rinunciare al passito per puntare, per la prima volta, sul bianco fermo che affiancherà il nostro spumante metodo classico”. Difficile un confronto con lo scorso anno: “Diciamo che ci siamo bilanciati. Quest’anno, a causa del grande caldo, la buccia era più spessa. Quindi, nonostante i grappoli fossero molto belli, la resa non è stata poi così soddisfacente”. La vendemmia, nei quattro ettari di vigneti a controspalliera dell’azienda Ilaria Salvetti è già terminata e le uve sono a fine fermentazione. Dal 2016 l’azienda Ilaria Salvetti ha ottenuto la certificazione di agricoltura biologica. “La nostra particolarità è che anche la vinificazione viene fatta con metodo naturale. Usiamo la nostra uva per far fermentare i vini, non i lieviti selezionati. Diciamo che abbiamo portato avanti la buona pratica di mio nonno Vitale, affiancando alla tradizione l’innovazione. Un percorso già intrapreso da mio padre Carlo”. Tre generazioni di viticoltori , un’unica passione nata dalle due vigne di nonno Talin al quale Ilaria Salvetti ha dedicato il suo passito, chiamandolo proprio Talin.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori