Per i suoi primi 60 anni di storia il Quincitava si regala l'Eccellenza

Sua Eccellenza Quincitava. La grande impresa è ultimata: i nerostellati hanno vinto il campionato di Promozione con una giornata di anticipo e possono festeggiare il salto di categoria. Non è un trionfo frutto del caso, ma un traguardo a cui la squadra allenata di Marco Vernetti ci è arrivata attraverso un percorso di crescita incentrato sui ragazzi del proprio settore giovanile, maturati nel corso delle stagioni disputate stabilmente in prima squadra.

Tre gol che li avvicinano un po' di più alla grande impresa

Nella zona calda della classifica sono ancora in quattro a lottare per un posto al sole

Un capolavoro che parte da lontano e che sa tanto di favola in un mondo, quello pallonaro, che ormai è incentrato solo sul vil denaro. Un po' come il Cagliari di Gigi Riva e il Verona di Osvaldo Bagnoli e dei panzer Hans Peter Briegel e Preben Elkjaer. 

Nella penultima giornata contro il Gassino SR il Quincitava non ha accusato il braccino corto o le gambe molli, ma ha disputato una partita sontuosa che rispecchia l'intera stagione. Il 4-0 finale, pur contro un avversario che non ha certo regalato nulla e che anzi, aveva bisogno di punti per provare a uscire dalle sabbie mobili della classifica, è il frutto di una partita senza storia che i nerostellati hanno interpretato nella giusta maniera. Dopo un incrocio dei pali colpito da Vignali su calcio di punizione, al tramonto della prima frazione di gioco arriva la rete che stappa il punteggio grazie ad un calcio di rigore concesso per un fallo di Garofalo su Scaglia Rat. Dal dischetto Zoppo non trema e fa esplodere il "Cipriano" gremito in ogni ordine di posto. 

Nella ripresa il Quincitava piazza subito il colpo del ko con uno spunto personale di Sabolo concluso con un imparabile diagonale. Partita che non ha più storia e che diventa una passeggiata per i futuri campionai che vanno a segno altre due volte, con Vergano e ancora Sabolo. 

Il triplice fischio finale sancisce il trionfo del Quincitava che per i 60 anni di storia non poteva farsi un regalo migliore.