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CALIO. PROMOZIONE. La Chivasso profondo nero: l’Oleggio passa al Pastore

CALIO. PROMOZIONE. La Chivasso profondo nero: l’Oleggio passa al Pastore

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na domenica nera. Nera come l’agghiacciante e improponibile divisa con la quale l’undici di Jimmy Morisi ha affrontato la prima uscita in campionato all’Ettore Pastore. Nera come la prestazione offerta contro l’Oleggio. E nera come la situazione dopo appena due giornate di campionato. Le buone prove e la conseguente qualificazione al secondo turno di Coppa Italia avevano illuso l’ambiente di viale Matteotti. Quel che più preoccupa non è lo 0 nella casella dei punti (con 28 partite da giocare c’è ancora tutto il tempo per rimettersi in carreggiata), ma la totale mancanza di un’idea di gioco e la scarsa coesione del gruppo. In mezzo al campo manca un vero regista e la difesa, vedova di un leader, è sempre in apnea. E dire che l’Oleggio non è certo apparsa una squadra insuperabile. Anzi, i novaresi hanno evidenziato parecchi limiti, mascherati per loro fortuna dalla pochezza dei chivassesi in ogni reparto. Marco Ignazzi in avvio mette subito due pezze su sassate dalla distanza. Gli all blacks reagiscono su azione d’angolo con Rosso, ma i novaresi si salvano sulla linea. La Chivasso prova a prendere campo con il passare dei minuti, ma non è incisivo e la gara langue senza sussulti. L’Oleggio trova spesso scoperta la difesa chivassese quando aziona le ripartenze: manca però la precisione al momento dell’ultimo passaggio. Poco dopo la mezzora arriva il vantaggio dei blues con un gran piazzato di Vezzù che scavalca la barriera e centra l’angolino basso alla sinistra di Ignazzi. La Chivasso fatica a proporre gioco: la palla staziona troppo lentamente tra i centrali di difesa che la fanno girare lentamente nella vana attesa di un movimento utile di centrocampisti e attaccanti. I novaresi non appaiono irresistibili, ma non soffrono praticamente mai e per fortuna dei ragazzi di Morisi non ha l’istinto del killer. Prima del riposo Ignazzi è ancora chiamato in causa. Il tempo si chiude con Morisi che inverte gli esterni e con il raddoppio dell’Oleggio e sempre su calcio da fermo. Girello dal limite di Marra che gioca a flipper con la traversa e la schiena di Ignazzi e Salvigni deve solo spingere in fondo al sacco la palla vagante. Nella ripresa ci si attende una reazione d’orgoglio da parte dei locali e invece la confusione continua a farla da padrone e i novaresi si fiondano a piacimento nei crateri difensivi chivassesi. Ignazzi tiene in piedi la baracca come puó fino a che Bassaoule completa la sua disastrosa prestazione con la ciliegina del fallo da rigore su Vezzù. Marra dal dischetto fa scendere il sipario sul match con mezzora ancora da giocare. La Chivasso vaga scomposto e disordinato per il campo e il tap-in di Di Marco dopo uno spunto di Davide Ignazzi serve solo a salvare la bandiera (biancorossa o nera?) perchè nell’ultimo quarto d’ora è ancora l’Oleggio a sfiorare il gol stoppato dal baluardo Marco Ignazzi l’unico a meritarsi qualche applauso dallo scarno e perplesso pubblico del Pastore.

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