Non c’è nemmeno stato bisogno dell’ufficialità; sono bastate le immagini a certificare quella che fino a qualche settimana fa era solo una voce (riportata anche sulle colonne di questo giornale). Antonio Pintus è il nuovo preparatore atletico del Real Madrid ed entra definitivamente a far parte dello staff tecnico di Zinedine Zidane, allenatore delle merengues che ha fortemente voluto con sé una delle figure più apprezzate - a livello internazionale - nel suo mestiere. Il preparatore atletico settimese non ha potuto rimanere indifferente alla prestigiosa chiamata del Real, liberandosi in fretta e furia dal contratto (siglato appena lo scorso 3 giugno, ndr) che lo legava per tre anni all’Olympique Lyon. La società francese sarà costretta a farsene una ragione e magari un giorno capirà la decisione presa dal professor Pintus. Perché treni come questo passano una volta sola nella vita e perché non si può certo declinare un’offerta di uno tra i club più vincenti e blasonati al mondo. Neanche un professionista esemplare come Antonio Pintus vi ha potuto resistere raggiungendo, alla soglia dei 54 anni, l’apice di una carriera brillante costellata da traguardi importanti in giro per l’Europa. Pintus si è subito aggregato alla squadra ed è volato a Montreal, in Canada, dove il Real Madrid è in tournée per svolgere una parte della preparazione estiva. Una delle fasi più delicate e fondamentali per la programmazione della prossima stagione, che per il Real si preannuncia sicuramente lunga e intensa dovendo gestire innumerevoli impegni ufficiali tra campionato, Champions League e Copa del Rey. Zidane lo sa bene e per questo ha voluto al suo fianco un vero e proprio maestro del settore, conosciuto ai tempi della Juventus. Già nello scorso gennaio il tecnico francese aveva manifestato al presidente Florentino Perez la necessità che la squadra svolgesse una migliore preparazione fisica e, non appena ha potuto, la casablanca ha dato l’assalto a Pintus accontentando così il proprio allenatore. Pintus si è ambientato immediatamente e pare che i giocatori lo abbiano accolto in maniera più che positiva nonostante la grande mole di lavoro che subito hanno dovuto svolgere alle dipendenze del loro nuovo preparatore atletico che, partito dal Settimo Calcio, nel corso della sua lunga carriera ha girovagato parecchio passando da Juventus, Chelsea, Udinese, Monaco, West Ham, Olympique Marsiglia, Palermo e Sunderland, ed ha partecipato anche ai Mondiali brasiliani del 2014 nello staff della Nazionale russa allenata da Fabio Capello. Fino alla fugace esperienza di Lione e alla chiamata improvvisa del Real Madrid, giusto riconoscimento a un “sergente di ferro, ma sereno e aperto”. Parola di Zidane.
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