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EVENTI. "Si può fare" un altro grande successo del San Gallo

La macchina organizzativa del San Gallo ha fatto ancora una volta centro, ma questa volta non si è trattato di mettere in piedi un torneo di calcio. L’associazione sportiva presieduta da Fabio Cristiano non ha infatti mai nascosto l’interesse nel diffondere - ai propri tesserati, alle loro famiglie e alla cittadinanza - tematiche a sfondo prettamente sociale. Dopo l’evento “Integriamoci calciando”, incentrato sull’integrazione razziale e tenutosi lo scorso febbraio, sabato 21 maggio il sodalizio settimese ha invece voluto trattare il tema della disabilità nel mondo dello sport. “Lo sport è un limite per la disabilità o la disabilità è un limite per lo sport?”. Questo lo spunto a partire dal quale si è sviluppato il dibatto dell’evento denominato “Si può fare”, organizzato dal San Gallo con il patrocinio della Regione Piemonte e del Comune di Settimo Torinese. Ad aprire il convegno, svoltosi al PalaSanBenigno, sono stati il sindaco di Settimo Fabrizio Puppo, l’assessore allo sport del Comune di Settimo, Antonello Ghisaura, l’assessore allo sport della Regione Piemonte, Giovanni Maria Ferraris, Carlo Nobile, Responsabile della Scuola Calcio del SanMauro e Silvia Favetta, assessore ai servizi per le persone diversamente abili del Comune di Settimo. Il pomeriggio è poi proseguito grazie allo staff dell’emittente Radio Ohm, al personale della Cooperativa Valdocco e ai responsabili di Total Sport For Disabled che, insieme al team del San Gallo, hanno dato vita a numerosi giochi propedeutici per i ragazzi con lo svolgimento di varie discipline quali pallavolo, basket, calcio a 5 e percorsi ludici specifici. “È stato davvero un bell’evento e abbiamo ricevuto i complimenti da parte di tutti i presenti - il commento entusiasta di Fabio Cristiano -. La cosa più bella è stata vedere i ragazzi giocare insieme e divertirsi. Ringrazio tutti i collaboratori, i volontari e le associazioni che ci hanno dato una mano a rendere possibile questa giornata. Il San Gallo nasce come Scuola Calcio ma con l’idea di portare avanti anche progetti sociali in grado di coinvolgere tutti quei ragazzi delle fasce più deboli che non trovano spazio nelle altre realtà cittadine. È impossibile che in una città da 50.000 abitanti non ci sia uno spazio comunale per portare avanti progetti come questi: forse siamo una società che potrebbe aiutare a crescere la nuova realtà cittadina che nascerà dalla fusione di Settimo e Pro Settimo & Eureka”.

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