CALCIO. Caselle, la missione compiuta di Aimone

L’impresa del Caselle porta la firma di Andrea Aimone. Se i protagonisti del successo in rimonta sulla Pro Collegno sono i giocatori, in particolare Mandarà e Lopapa, l’allenatore è comunque il vero artefice della salvezza dei rossoneri, capaci di conquistare un risultato su cui in pochi avrebbero scommesso alla vigilia. Perché la stagione del Caselle è stata da censura e perché la Pro Collegno si presentava all’appuntamento cruciale con un entusiasmo maggiore e, forse, anche una migliore condizione atletica. La differenza però la fanno i dettagli ed in particolare le motivazioni che il giovane tecnico, promosso in Prima Squadra dopo le dimissioni di Goria, ha saputo trasmettere al gruppo sin dal primo allenamento. Presentatosi in punta di piedi, Aimone ha saputo farsi apprezzare da tutto l’ambiente per carattere e determinazione, ripagando appieno la fiducia datagli dal presidente Pertosa e dal dg Ramacogi che nella prossima stagione lo lasceranno esclusivamente alla guida dei Giovanissimi (in Prima Squadra arriverà invece Mario Gentile). “Sapevo che avevamo un grande cuore - il commento commosso, a fine gara, del mister -. Non hanno vinto i più forti ma quelli che ci hanno creduto di più. È un’emozione mai provata prima, voglio dedicarla alla mia famiglia e a tutta la società, che ha creduto in me. Dicevano - conclude Aimone - che la mia era una scelta facile ma non affatto scontata”. “Sono veramente troppo contento - gli fa eco il presidente Pertosa -, retrocedere due anni di fila sarebbe stato durissimo. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno tenuto duro, in particolare Ramacogi che sat reggendo una baracca che tutti hanno assaltato come un fortino”. Grandi ringraziamenti anche da parte di Ramacogi: “Alla mia famiglia, ai ragazzi, a Goria, allo staff tecnico, a Bertone, ad Aimone, che ha dimostrato doti personali e sportive di altissima qualità a dispetto della giovane età, e soprattutto grazie a Giordano e Pertosa. Questa vittoria è per loro”.