Il calcio settimese non sarebbe lo stesso senza il prezioso contributo fornito da Bruno Tomasetto nel corso degli anni. Chi meglio di lui, che del Settimo ha fatto e fa attualmente parte e che è stato tra i fondatori della Pro Settimo, può dire la sua sull'ipotetica fusione tra le due società? “La fusione andrebbe fatta per il bene della città e del calcio - commenta senza alcun indugio lo storico segretario -. Settimo meriterebbe di più a livello di impianti e di categorie e il Comune dovrebbe adoperarsi in questo senso. Una società di calcio non può andare avanti solo con gli sponsor, che sono sempre meno, e con l'incasso dei biglietti di ingresso delle partite. Ci vuole l'appoggio dell'Amministrazione e con quello sono convinto che saremmo già al 50% del percorso per unire le società”. Tomasetto entra poi nei dettagli: “Certo, non bisogna fermarsi al primo ostacolo, ma crederci e continuare per un obiettivo comune. Sicuramente non è una cosa semplice da attuare, anche perché ci va tempo e bisognerebbe capire bene i ruoli da assegnare. Non sono io che devo dare un giudizio, ma è chiaro che ci sarebbe qualcuno più contento e qualcun altro un po' meno... La cosa fondamentale è superare le gelosie che possono sorgere in queste circostanze”. E poi ancora: “È necessario mettersi a tavolino e studiare bene il progetto: i primi tempi sarà dura, ma la fusione va fatta con persone competenti, che sappiano quello che fanno e qui ci sono molti dirigenti in grado di costruire un'ottima società. Conoscendo bene la famiglia Pollastrini e Lovera, secondo me potrebbero fare tante cose insieme”. Tomasetto lancia poi una provocazione: “Non è da escludere che le due società possano convivere anche da 'separate': due corpi e un'anima sola. Anche perché a livello di prime squadre non si può sempre arrivare a fine anno con l'acqua alla gola sia da una parte che dall'altra”. Lo specialista nell'organizzazione di tornei non riesce davvero a trovare lati negativi: “A mio avviso la futura società si rinforzerebbe, altro che indebolirsi. Non bisognerebbe neanche trovare un nome, perché già: Pro Settimo Eureka contiene i nomi delle tre gloriose squadre cittadine. Eventualmente si tratterebbe di trovare i colori giusti per la maglia...”. Ma questo, al momento, pare essere un ostacolo irrisorio.
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