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03 Febbraio 2016 - 09:19
Un monumentale Gaudio Pucci tiene a galla la Pro Settimo & Eureka, uscita indenne dalla trasferta di Lavagna nonostante venga presa “letteralmente a pallate” (Caricato dixit) dai padroni di casa. Il portierone blucerchiato para tutto il possibile, poi ci pensa il neo entrato Fumana a fare anch’egli il suo dovere consegnando ai compagni un punto preziosissimo, grazie al tap-in vincente messo a segno al novantesimo. Ormai è un dato di fatto: contro le grandi squadre la Pro Settimo & Eureka si esalta o, quanto meno, riesce a fare risultato. La Lavagnese lo sa bene, perché già all’andata i liguri si erano dovuti inchinare al “Valla”, sconfitti 1-0 da un gol di Alasia. Un girone dopo la storia è completamente diversa: la Pro Settimo non è più la stessa così come la Lavagnese, terza in classifica e rinforzatasi ulteriormente durante il mercato. “Finora è la squadra più forte che abbia incontrato”, ammette sinceramente il tecnico della Pro, tornato su un campo che in passato gli aveva regalato grandi soddisfazioni: “Quando giocavo nell’Orbassano in Serie D - ricorda Caricato - segnai un gol partita al 94’. Prima della partita di domenica avevo delle sensazioni positive, ma mai mi sarei aspettato di vivere una giornata così”. Già, perché con una formazione ampiamente rimaneggiata causa squalifiche e infortuni, il tecnico ha dovuto mandare ancora una volta in campo un undici titolare inedito facendo - come sempre - di necessità virtù. La Pro Settimo & Eureka ha retto l’urto dei liguri fino al 5’ della ripresa, quando nemmeno Gaudio Pucci ha potuto far nulla sull’acrobazia nel cuore dell’area di Brega, per il vantaggio locale. Un vantaggio durato fino al 90’, quando Fumana ha è stato bravo a ribadire in rete una traversa colpita da Taraschi. In precedenza lo Special One dei portieri si era opposto a tutte le conclusioni dei bianconeri, per i quali la porta sembrava davvero stregata. “Bisogna dare un super voto a Gaudio Pucci - continua Caricato -, anche se non esiste niente oltre il 10 e lode. È un portiere fuori dalla media, perché ha salvato la partita sia nel primo sia nel secondo tempo. La nostra fortuna è stata questa”. L’allenatore non è forse ancora abituato alle prodezze del numero uno settimese, che proprio a Lavagna ha raggiunto quota 199 presenze (solo in campionato) con la maglia blucerchiata. Sabato contro il Derthona raggiungerà la cifra tonda e non mancherà un riconoscimento nei suoi confronti da parte di una dirigenza che lo considera come un figlio, prima che un capitano.
“Il calcio è strano - conclude il mister -, non si sa come ma ce l’abbiamo fatta a pareggiare una partita in cui nessuno credeva più. Siamo troppo nervosi e impauriti, ma non riesco a capire da cosa. È una questione di personalità, ma credo che lavorando si possa migliorare anche quest’aspetto”.
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