Sconfitto ma a testa altissima. Il Volpiano incassa il quarto stop consecutivo ma, se non altro, può vantare il lusso di aver messo seriamente in difficoltà l’Alpignano, capolista solitaria del girone. L’atteggiamento mostrato dai ragazzi di Luca Conta è quello giusto per cercare di continuare a perseguire l’obiettivo salvezza che in caso di raggiungimento equivarrebbe alla conquista della vittoria finale. Le giovani volpi argentate pagano come al solito l’inesperienza e vengono colpite in avvio di entrambi i tempi da un Alpignano parso tutt’altro che imbattibile. Le due squadre si erano già affrontate in Coppa Italia e anche in quell’occasione (l’Alpignano vinse 4-3 recuperando uno svantaggio di 2 reti, ndr) il Volpiano aveva dato l’impressione di poter avere la meglio. Nonostante i tanti assenti per infortunio, Conta non bada a calcoli e manda in campo una formazione spregiudicata con il tridente offensivo e alcuni giocatori fuori ruolo per necessità. L’avvio è però da dimenticare e dopo 5’ i padroni di casa vanno sotto, colpiti dal sinistro velenoso di Massimo che infila D’Auria. I volpianesi sanno di non avere nulla da perdere e non si abbattono, riprendendo a giocare a testa bassa e trovando il pari alla prima occasione, su palla inattiva. Taramino pennella dalla bandierina e capitan Celano svetta su tutti nel cuore dell’area infilando di testa la porta di Berghin. La prima frazione si chiude con i padroni di casa in avanti, decisamente più brillanti e vivaci rispetto agli ospiti che vanno al riposo con il fiato corto e le gambe pesanti. Al rientro dagli spogliatoi, però, è tutta un’altra musica. Il Volpiano si vede giustamente annullare un gol di Rognetta (offside), poi si scatena l’Alpignano che piazza un uno-due micidiale con Vittone e Massimo, che nel giro di due minuti ribaltano completamente risultato e incontro. Il doppio colpo sega le gambe al Volpiano che tenta (invano) una reazione nervosa. Berghin vola per deviare una conclusione di Pititto, poi, al 20’ abbatte Rognetta fuori area per un fallo da ultimo uomo che gli costa il rosso diretto. Nonostante la superiorità numerica, il Volpiano non riesce più a tornare in partita ed esce sconfitto, ma a testa altissima. «Siamo una squadra anomala - commenta Conta -. Paghiamo l’inesperienza e in questa categoria l’età fa la differenza. Cerchiamo di mantenere alto il morale, continuando a lavorare con il solito spirito. Il gruppo c’è e la voglia e risponde bene, i punti arriveranno». VOLPIANO-ALPIGNANO 1-3 MARCATORI: 5’ pt Massimo, 10’ pt Celano, 6’ st Vittone, 7’ st Massimo. VOLPIANO: D'Auria; Antoniotti (24' st Salerno), Lamce, Gelain, D'Agostino; Trovato (31' st Capussotto), Celano, Taramino; Rognetta, Pititto, Vardè. A disp. Chiodi, Rettegno, Berutto, Francone, Ferrero. All. Conta. ALPIGNANO: Berghin; Tarnowski, Lerda, Muceli, Valeriano (34' st Akadinma); Bellino, Moreo, Casassa; Sposato (4' st Vittone); Massimo, Santoro (22' st Chisari). A disp. Zancanaro, Meitre, Lorusso, Dosio. All. Grassi. ARBITRO: Azzaro di Aosta. NOTE: espulso Berghin (20' st) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti Tarnowski, Chisari, Salerno.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.