Il SanMauro volta pagina. Manca solo l’ufficialità per il passaggio di consegne tra Gerardo Angelicchio e Giancarlo Bertotti, rispettivamente presidente uscente e nuovo numero uno del sodalizio gialloblu. La scorsa settimana il consiglio direttivo ha accolto le dimissioni di Angelicchio e nominato come suo successore Bertotti il quale, prima di accettare l’incarico e prendere le redini della società, deve lasciare l’attuale ruolo che ricopre in Federazione. Questione di giorni, dunque, e, insieme al Natale, potrebbe arrivare aria di cambiamento. Un cambiamento che dovrebbe garantire alla società un futuro meno burrascoso. Pare infatti più che concreto l’interesse di una cordata di imprenditori locali vicini a sostenere la gestione Bertotti (storico segretario del San Mauro) e desiderosi di investire per rilanciare una società sana, ma che nelle ultime stagioni ha dovuto far fronte a numerose difficoltà economiche. «Effettivamente qualcuno si potrebbe avvicinare al SanMauro con la voglia di investire - commenta Angelicchio -, ma occhio perché stiamo attraversando un periodo di crisi e non credo finché non vedo. Per quanto mi riguarda sono stufo di fare il presidente. Bisogna essere seri e capire quando è il momento di dire basta. Il mondo si evolve ed è giusto lasciare spazio a chi ha più voglia. Non lascio la società, ma fare il consigliere potrebbe restituirmi quella voglia di divertirmi nel mondo del calcio che ho smarrito a causa delle troppe responsabilità». Angelicchio si sofferma poi sul suo successore e sulle polemiche che nei giorni scorsi lo avevano portato a bocciarne la candidatura: «Non ce l’ho assolutamente con Bertotti - afferma il presidente dimissionario -, persona che conosco da molti anni, che ha fatto la storia del SanMauro e che stimo. Dico solo che avrei preferito un presidente più giovane, al passo con i tempi, invece il consiglio direttivo ha preferito lui; va benissimo, è una persona competente, ma più anziana di me...». Dopo le festività natalizie il passaggio di consegne diventerà realtà, nel frattempo Angelicchio rimane in sella e mediare tra lo staff dirigenziale e le squadre spetta come al solito ad Antonio Triveri, direttore tecnico e tuttofare del SanMauro che analizza con lucidità la situazione in casa gialloblu: «Nelle ultime settimane ho sentito dire di tutto e di più sul SanMauro - dichiara Triveri -, addirittura che saremmo vicini allo sfascio. Smentisco categoricamente tutto e lo dimostra il fatto che, nonostante i recenti problemi economici, nessuno ha abbandonato la barca». Triveri poi rincara la dose: «La prima squadra si sta rinforzando e si salverà, mentre il settore giovanile sta crescendo e dopo molti anni sta per tornare a far parte del SuperOscar. Inoltre è aumentato in maniera notevole il numero dei tesserati. A San Mauro c’è un potenziale spaventoso ed è vero che un gruppo di imprenditori è vicino all’ingresso in società; stanno vedendo che il giocattolo funziona, perché si può fare calcio anche senza buttare via i soldi, investendo poco e valorizzando i giovani. Immaginate cosa potrebbe essere con un minimo di investimento in più...». Il SanMauro è più vivo che mai, vedremo dove arriverà.
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