Unico e difficilmente ripetibile. Sicuramente indimenticabile. Potrebbe essere ben più lunga la lista degli aggettivi per descrivere l’annata della Pro Settimo &?Eureka che si appresta a concludersi. Il 2014 del sodalizio della famiglia Pollastrini resterà scolpito negli annali della società, negli occhi e nella mente di chiunque graviti attorno ai colori blucerchiati.?Staff dirigenziale e tecnico, giocatori e tifosi. Tutti uniti da una passione comune che quest’anno è riuscita a regalare soddisfazioni fuori dal comune. Il 2014 era cominciato da appena cinque giorni ma la Pro alzava già al cielo il primo trofeo: la quarta Coppa Italia di Eccellenza in sette anni, conquistata in finale contro il Saluzzo. Era solo l’inizio di una cavalcata trionfale che proseguiva in campionato, al termine di un duello entusiasmante con lo Sporting Bellinzago, superato di una, decisiva, lunghezza. L’apoteosi arrivava poi in un mercoledì sera di aprile, giorno del turno infrasettimanale che regalava alla squadra di?Sandro Siciliano quel punticino (contro l’Aygreville) che bastava per conquistare il campionato, centrare la promozione in Serie D e una storica doppietta. «Un’annata al di sopra di ogni aspettativa», ricorda con immenso orgoglio il presidente Marco Pollastrini. Gli fa eco Bruno?Olivieri, vicepresidente della Pro: «Non ricordo qualcun altro, in Italia, che abbia raggiunto ciò che abbiamo conquistato noi quest’anno. Dopo la fusione con l’Eureka sono arrivate solo gioie e soddisfazioni: quattro Coppe Italia, quattro?coppe Disciplina e un campionato vinto». Numeri da capogiro che avrebbero potuto destabilizzare qualsiasi ambiente. Non quello della “nuova” Pro Settimo?&?Eureka, capace di fare tesoro delle cocenti delusioni derivate dall’ebbrezza della prima volta in Serie D. Gli errori del passato sono serviti per maturare ad ogni livello e la seconda esperienza nella quarta serie nazionale può oggi essere vissuta con la tranquillità di una società che non ha più alcuna intenzione di fare il passo più lungo della gamba, ma, anzi, di programmare con cautela e oculatezza ogni obiettivo futuro. Mantenere la categoria è il primo ed il sorprendente avvio di campionato è lì a dimostrare che la Pro Settimo &?Eureka può recitare un ruolo da assoluta protagonista in D. L’attuale secondo posto in classifica è tutt’altro che frutto del caso. Piuttosto la conseguenza della programmazione, del lavoro e della coesione di un gruppo di giocatori eccezionale, non soltanto sul piano tecnico. «Non abbiamo una rosa per vincere il campionato - ammette Pollastrini -, però ritenevamo che la squadra fosse attrezzata per disputare la D e non ci siamo sbagliati». Merito di?“Re Mida” Siciliano (due campionati Juniores, due Coppe Italia e un campionato di Eccellenza, questo il suo palmares con la Pro) e di tutto lo staff. «Solo con l’impegno e la serietà di tutti - conclude Olivieri - si riesce a raggiungere certi risultati. Le capacità professionali di mister, direttore sportivo e di tutta la dirigenza non si discutono». Come il 2014 della Pro?Settimo &?Eureka: unico, irripetibile e indimenticabile.
La seconda maglia della Pro Settimo
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