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La legge è uguale per (quasi) tutti

Che la beffa fosse nell'aria lo avevano intuito un po' tutti già a fine luglio. Ma per chi ancora sperava nel salto in serie D, l'ultima mazzata è arrivata nel corso del Consiglio Federale di lunedì 5 agosto, caratterizzato dall'ufficializzazione degli otto ripescaggi dalla Lega Pro. Uno in Prima Divisione (Carrarese), sette in Seconda, appannaggio delle due retrocesse del 2012-2013 (Gavorrano e Aversa Normanna) e delle cinque società che hanno inoltrato domanda dalla serie D, ovvero Real Vicenza, Virtus Vecomp Verona, Casertana, Foggia e Cosenza. I sette nomi arrivati dalla Seconda Divisione sono quindi andati a sommarsi ai nove posti lasciati vacanti in D e, facendo due calcoli nemmeno troppo complessi, ha quindi preso forma la più classica delle beffe.
La Pro Settimo&Eureka, che per settimane aveva cullato il sogno di tornare a calcare il massimo palcoscenico del dilettantismo nazionale, si è infatti trovata al diciassettesimo posto della speciale griglia delle formazioni che ambivano a passare in D. Giusto su quel maledetto confine, amaro e spietato, che ha relegato il sodalizio del patron Pollastrini al ruolo di prima delle escluse.
Nonostante un punteggio per certi versi stratosferico, i criteri di selezione delle squadre da ripescare hanno dunque finito col bocciare le velleità dei settimesi, costretti quindi a disputare un'altra stagione in Eccellenza a dispetto delle speranze che tutto l'ambiente aveva cullato per mesi.
Peccato, perché per struttura, ambizioni, risorse e progettualità, i settimesi avrebbero senza dubbio recitato un ruolo importante anche al piano più alto del dilettantismo nazionale. Ma ora, smaltita la delusione, dopo l’esordio ufficiale in Coppa è già tempo di tuffarsi in una nuova avventura, con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per inseguire nuovamente quel sogno chiamato serie D.
"Pazienza, vorrà dire che ci proveremo con ancora maggior convinzione nel corso di questa stagione - ha commentato il vice presidente Bruno Olivieri -. Sapevamo che nulla era scontato, quindi eravamo pronti ad accogliere senza grossi traumi qualsiasi verdetto. Ovvio, mentirei se dicessi che l'epilogo di questa vicenda non ci ha creato un minimo di disappunto, anche a fronte del modo in cui è maturato. Essere la prima delle escluse ci ha lasciato l'amaro in bocca, ma lo ripeto, eravamo preparati ad ogni eventualità ed ora spero che l'amarezza possa trasformarsi in uno stimolo in più per dare in ogni giornata il 150% delle nostre energie. Poi, come sempre, i conti li faremo alla fine, ma in ogni caso è evidente che punteremo ad ottenere il massimo". 
A bruciare, come sottolineato da Olivieri, non è stata la bocciatura in sé, ma piuttosto il modo in cui questa è maturata. Tra le ripescate risulta infatti la Nuova Gioiese, squadra calabrese di Gioia Tauro che ha presentato la fideiussione per disputare il campionato con ben 48 ore di ritardo rispetto ai termini previsti. Ciò nonostante, la società è stata comunque iscritta e proprio questo sembra essere un boccone difficile da digerire per la Pro Settimo. “Ovvio che questa cosa ci lascia in eredità non poche perplessità e tantissima amarezza – aggiunge ancora il vicepresidente  Olivieri –, perché significa che le regole non hanno più alcun valore. Abbiamo chiesto spiegazioni direttamente agli uffici federali di Roma, ma nessuna delle risposte dateci è stata convincente. Anzi, dopo questi contatti siamo ancora più arrabbiati. Noi abbiamo fatto le cose per bene e siamo rimasti fregati da chi, invece, non ha rispettato le regole. E per di più nessuno è in grado di spiegarci il motivo”. 
Una beffa, questa, che va quindi a sommarsi a quella precedentemente maturata in seguito al mancato ripescaggio. Comprensibile, quindi, che in via Cascina Nuova la rabbia sia tanta, anche perché nella prossima stagione potrebbe essere molto più difficile salire in D, vista la riforma dei campionati di Lega Pro che, con tutta probabilità, azzererà qualsiasi tipo di promozione passando da playoff o ripescaggi.
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