Antonio Conte domenica percorrerà il tunnel degli spogliatoi ed entrerà allo Stadium, nove anni dopo la prima volta. C'era lui in panchina nella partita d'inaugurazione dell'impianto nel settembre 2011 e domenica ci tornerà da guida dello storico club rivale. Si sentiranno solo i rumori dei tacchetti dei giocatori, non dovrà estraniare pensieri e tattiche dal frastuono dei tifosi juventini. Ciò che ha studiato e programmato già una settimana fa verrà messo in pratica dall'Inter in 90 minuti che valgono quasi una stagione. Perché i nerazzurri, a sei punti di distanza dalla Juventus ma con una partita da recuperare che non ha ancora una data, devono vincere per tenere vive le speranze scudetto. L'Inter dovrà ingabbiare Cristiano Ronaldo che, con i suoi gol, è riuscito ha garantire ben 20 punti in stagione ai bianconeri. Dall'altra parte però ci sono Lukaku e Lautaro Martinez che ne hanno racimolati ben 27, rispettivamente 15 e 12. Numeri che devono servire ad abbattere un tabù che dura da 450'. Perché l'Inter non segna allo Stadium dal 6 gennaio 2015. All'epoca finì 1-1, in gol Mauro Icardi la bestia nera della Juventus, ormai lontana dalla Serie A. Lautaro e Lukaku finora non hanno fatto rimpiangere l'ex capitano ed ora serve fare l'impresa riuscendo a mantenere concentrazione e agonismo in uno stadio privo di tifosi. L'emergenza coronavirus ha cambiato calendario e programmi. L'Inter nell'ultima settimana ha preparato prima il derby d'Italia, poi annullato, poi il Napoli in Coppa Italia, sfida anche questa rinviata. Da mercoledì sono tornati ufficialmente ad allenarsi per affrontare i bianconeri, la partita più sentita della stagione. Domani Antonio Conte non farà conferenza, allo stadio non ci saranno tutti i giornalisti che, in un periodo di normalità, si sarebbero accreditati per raccontare dal vivo sensazioni ed emozioni del confronto tra Ronaldo e Lukaku, che non ha segnato contro la Lazio e finora non è mai rimasto a secco per due gare consecutive, e tra Dybala e Lautaro Martinez, in gol all'andata. Duelli che accenderanno comunque la sfida. Ci sarà spazio, poi, anche per Christian Eriksen ma probabilmente a partita in corso. Nonostante i tanti rinvii delle ultime giornate, il danese sembra aver bisogno ancora di tempo per conquistarsi una maglia da titolare nello scontro scudetto, anche se allo Stadium lui riuscì a segnare in Champions League nel febbraio 2018. Difficile che Conte, nell'intervista che verrà trasmessa alla vigilia, dia indicazioni di formazione. Espugnare lo Stadium vale moltissimo, non solo in termini di classifica. Per un allenatore come Conte, carismatico e competitivo, vincere a Torino avrebbe un sapore particolare.
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