Abituata per anni a una corsa quasi sempre solitaria, la Juventus potrebbe trarre benefici dalla lotta a tre per lo scudetto 2020. E' la convinzione di Maurizio Sarri che trova nella competizione in questo momento molto agguerrita gli stimoli giusti per rivitalizzare la squadra bianconera. "A livello di stimoli questa situazione può darci ulteriori motivazioni - è la considerazione del tecnico della Juventus -. E' stato palese fin dall'inizio che sarebbe stato un campionato diverso". Chissà se si arriverà a un rush finale combattuto, nel frattempo c'è lo scontro diretto Lazio-Inter, "importante ma non decisivo", puntualizza Sarri. Un occhio a Roma ma la testa sempre e comunque concentrata sul Brescia, che "ha fatto molto meglio in trasferta che non in casa, che ha sempre cercato di giocare pur essendo sempre stata invischiata nelle zone più basse della classifica. In questa fase del campionato penso che partite semplici a priori non esistano". Ad attendere la Juventus anche il ritorno della Champions, unica squadra delle tre di testa in corsa nella massima competizione europea, da vivere con entusiasmo ma senza il peso del pronostico scaricato da Jurgen Klopp, campione d'Europa in carica con il Liverpool, sulle spalle dei bianconeri. "Non sa come mai non abbiamo 10 punti di vantaggio? Ha detto anche che il calcio italiano non lo segue, quindi quello è il motivo - scherza Sarri -.Comunque non mi sembra male neanche la rosa del Liverpool, qui si sta togliendo di dosso i panni della favorita". Due partite, con Brescia e Spal, che potranno confermare la crescita che Sarri ha colto contro il Milan: "Il momento negativo è finito con la partita di Verona, non dovrebbe mai succedere ma capita a tutti, una sconfitta con una brutta prestazione viene amplificata perché siamo la Juventus. Con il Milan abbiamo fatto bene per 70 metri di campo, il problema è stato l'abbandono dei nostri attaccanti a loro stessi, ma siamo usciti bene dalla pressione dei rossoneri". Sarri pensa comunque a ridisegnare la Juventus, tornando al tridente con Dybala, Higuain e Ronaldo, e riportando Ramsey nel ruolo di mezz'ala, "quello che lui preferisce". Ancora indisponibili Bernardeschi e i lungodegenti Chiellini, Khedira e Demiral, oltre a Douglas Costa, i dubbi per il tecnico riguardano la porta - "Buffon sta bene, valuteremo" - e un possibile turno di riposo per Pjanic: "É in crescita rispetto alle partite precedenti, ma è chiaro che dobbiamo cercare di mettere dentro i giocatori meno stanchi".
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