Cerca

CALCIO. Torino;non solo punizioni,Milinkovic para pure

CALCIO. Torino;non solo punizioni,Milinkovic para pure
Lo scorso gennaio, quando il Torino ne annunciò l'acquisto, era noto solo per essere il fratello del bomber della Lazio Milinkovic-Savic. Stesso cognome, ma ruolo diverso per Vanja, di mestiere portiere, che dopo essersi allenato per sei mesi con i granata in questa stagione è entrato nella rosa a disposizione di Mihajlovic. "E' il Donnarumma dei Balcani", lo aveva presentato il presidente Urbano Cairo tra lo scetticismo generale. Per capire se è davvero tale ci vorrà ancora del tempo, ma due sole presenze - entrambe in Coppa Italia - sono bastate a farne un idolo dei tifosi granata. Contro il Carpi, tre settimane fa, fu una punizione calciata sulla traversa a mandare in visibilio il pubblico. Contro la Roma il ventenne ha dimostrato di sapere anche parare. Basta chiederlo a Dzeko, ipnotizzato sul dischetto, o ai vari El Shaarawy, Perotti e Gerson. Il numero uno ha parato tutto il parabile e forse anche qualcosa in più. "Sapevo dove Dzeko avrebbe tirato, un mix di studio e istinto", si schernisce il numero uno, che ora non è più solo il fratello di Sergej. "Ieri ho dovuto fare tante parate difficili - spiega ai microfoni di Torino Channel -, però quella su Perotti nel secondo tempo mi è piaciuta di più". Cairo e Mihajlovic si godono le giocate di questo gigante, il giocatore più alto della serie A, che promette di non montarsi la testa e di continuare a lavorare sodo per farsi trovare pronto alla prossima chiamata del tecnico. "È una cosa di testa, quando sono arrivato qua lo sapevo che la scuola dei portieri in Italia è molto forte, sono venuto anche per quello - conclude -. Posso migliorare tanto...". Esattamente quello che sperano i tifosi del Toro.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori