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CALCIO. Pogba, "per Juve uno schiaffo non essere prima"

Non essere prima in classifica, con l'obbligo di inseguire il Napoli, è "uno schiaffo" sul volto della Juventus. Paul Pogba ha usato oggi questa metafora per inquadrare l'importanza della sfida tra Juventus e Napoli di sabato prossimo.

Il fuoriclasse francese in un'intervista esclusiva a Sky Sport ha ammesso che le emozioni suscitate da un appuntamento così importante sono "da finale scudetto", ma - ha tenuto a precisare - "i conti si fanno alla fine".

"La nostra stagione non è iniziata benissimo, non c'eravamo a livello mentale. Ma ora siamo tornati la grande Juve e non intendiamo certo fermarci - ha detto il centrocampista -.

Abbiamo avuto un inizio complicato. Ma poi ci siamo detti che dovevamo metterci la testa, e così abbiamo fatto, tornando a giocare ai nostri livelli. Ma non abbiamo mai pensato di essere 'morti' ".

Se la Juventus è tornata ai suoi livelli lo deve in primo luogo al tanto lavoro fatto, anche sotto il profilo dell'approccio mentale alle gare. "Non essere al primo posto è certamente uno schiaffo per noi, non siamo abituati ad inseguire. Ma dobbiamo affrontare tutte le partite al massimo, ciò che importa è la fine del campionato".

Juventus-Napoli sarà una grande partita tra due squadre al top della condizione. Tra i protagonisti c'è sicuramente Pogba, salito di intensità con il passare delle giornate fino a diventare decisivo con assist e gol. "Mi sento sempre più parte del progetto. Sono cresciuto e di questo devo ringraziare i miei compagni che mi danno fiducia quotidianamente. Ma devo ancora migliorare sotto tutti i punti di vista, in particolare nel colpo di testa, mi piacerebbe segnare qualche gol in più".

Per il francese la sfida con gli uomini di Sarri resta importante, non cruciale. "Vogliamo vincere, giochiamo per questo - ha detto - ma la cosa più importante è fare punti". Per prepararsi alla sfida Pogba si è voluto dotare di un nuovo look "leopardato", ispirato alle "sfere Pokè" della serie animata Pokemon, necessarie per catturare i "mostri": "Perché questo cambio di look? Perché vogliamo catturare il Napoli - ha scherzato - Vogliamo vincere, sarebbe bello catturarli tutti.

Anche se siamo calciatori, dunque sempre sotto i riflettori, siamo anche persone comuni. Io da piccolo adoravo i Pokemon e mi piace che i bambini lo sappiano. Siamo cresciuti tutti allo stesso modo". 

Insigne, Hamsik e Callejon re degli assist, Allan e Koulibaly dominatori delle palle recuperate. Il Napoli che domani pomeriggio parte all'assalto dello Juventus Stadium non è solo Higuain.

A leggere le statistiche della Lega, il Pipita è chiaramente la punta di diamante del club azzurro: 24 i gol segnati finora per il capocannoniere della serie A, frutto di ben 55 tiri nello specchio della porta. Higuain ha una percentuale realizzativa altissima (praticamente un tiro su due nello specchio va in rete) ma è anche quello che ci prova di più, visto che alle sue spalle nella classifica dei tiratori c'è Dybala che ha tirato nello specchio "solo" 35 volte.

Dietro l'argentino, però, il gruppo di Sarri ha tanta qualità. Il primo dato emerge dalla classifica degli assist, dominata dagli azzurri che occupano le prime tre posizioni: Insigne domina con 20 assist ed è quello che ha fornito anche più passaggi che poi sono stati trasformati in gol (8). Dietro di lui c'è Hamsik che ne ha serviti 16, di cui cinque vincenti, come Pogba; molto prolifico anche Callejon che ha servito 12 assist, di cui due vincenti. Insigne è quello, insieme al Pipita, che fa più male alle difese avversarie visto che dai suoi piedi sono scaturiti dieci gol e otto assist vincenti.

Ma il Napoli di Sarri è attentissimo anche sulle palle recuperate: nella speciale classifica, dominata dal milanista Montolivo, gli azzurri sono l'unico club ad avere due giocatori nella top ten grazie al terzo posto di Koulibaly (con 69 palloni recuperati) e all'ottava posizione di Allan che con 65 segue di due lunghezze Pogba, primo dei bianconeri. La difesa del Napoli comincia quindi dal centrocampo, visto che anche Jorginho è nella top 15 con 59 palle recuperate.

Numeri da cui parte la preparazione di Maurizio Sarri che sta analizzando la sfida nei minimi dettagli nelle giornate di Castel Volturno. Oggi ancora una intensa seduta per gli azzurri che domani si alleneranno ancora al pomeriggio prima di partire per Torino.

Una buona notizia, non in chiave-Juve, è arrivata da Grassi, che per la prima volta dopo l'intervento ha fatto la parte atletica col gruppo. Atmosfera allegra nel ritiro degli azzurri che hanno celebrato anche i compleanni di José Callejon e Christian Maggio. Dietro numeri e schemi c'è sempre la passione, che per il Napoli non ha                 confini: oggi da New York è arrivato anche il sostegno del sindaco Bill de Blasio, il cui padre, Giovanni, era di                 Sant'Agata de' Goti, in provincia di Benevento.

"Tifosi, sabato guardate come il Napoli diventa l'indiscussa squadra più grande d'Italia", ha scritto il sindaco su Twitter, subito ritwittato dal sindaco di Napoli De Magistris con un "Grazie Bill, forza Napoli Forever". De Blasio seguirà la partita a New York, ma anche De Magistris resterà a Napoli, nonostante De Laurentiis lo avesse invitato allo Juventus Stadium. "Lo ringrazio, ma il fatto che molti tifosi non abbiamo potuto farlo mi spingere a restare qui", ha detto De Magistris riferendosi alla chiusura del settore ospiti dello stadio di Torino.

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