AGGIORNAMENTI
Cerca
18 Luglio 2015 - 10:42
La Lega Pro continua a perdere i pezzi. Il consiglio Figc, infatti, ha negato a maggioranza la licenza alla Paganese, 'colpevole' di aver presentato la documentazione oltre il limite previsto (le ore 19 del 14 luglio). E così, al netto delle mancate iscrizioni (Barletta, Grosseto, Monza Brianza e Castiglione) e delle mancata presentazione delle fideiussioni (Real Vicenza, Varese, Reggina e Unione Venezia) le squadre della terza restano 51; in attesa dell'assegnazione del posto vacante lasciato in Serie B dal Parma (la settimana prossima Tavecchio scioglierà le riserve sulla cordata cui assegnare la licenza di Serie D). Nessun problema per i club di A e B e gli altri di Lega Pro.
La Reggina, che martedì non ha presentato ricorso, oggi ha fatto visita sia al presidente Figc Carlo Tavecchio che a quello del Coni, Giovanni Malagò. La delegazione amaranto, guidata dal presidente Lillo Foti e dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, avrebbe chiesto di riaprire i termini per l'iscrizione, qualora il 27 luglio nessun altro club abbia presentato domanda di ripescaggio e non si sia raggiunto il numero di 60 squadre iscritte. "Se questa situazione fosse stata portata nei termini qualche settimana fa - spiega Tavecchio -si sarebbe arrivati a un'altra soluzione. Oggi come oggi ci sono poche speranze, anche se la speranza è l'ultima a morire. Fino al 27 luglio non possiamo toccare più niente, chi ha rispettato i termini è stato ammesso, chi non l'ha fatto no. Non è una decisione amministrativa. Io sono qui per far giocare a calcio.
Come presidente federale non ci sono scenari ma la politica è l'arte del divenire". Oggi c'è stato anche l'esordio del commissario della Lega Pro, Tommaso Miele, che ha annunciato la nomina di tre subcommissari (Dino Feliziani, Salvatore Lombardo e Paolo Marcheschi). "Sono geloso della mia autonomia e indipendenza e ne vorrei essere geloso custode anche nell'espletamento del mandato commissariale - avverte il magistrato della Corte dei Conti -. Le regole vanno fissate e rispettate per la credibilità del sistema". Miele, ringraziando Tavecchio e il consiglio, si è detto "consapevole del compito non facile". "Mi sono fatto un cronoprogramma - spiega -: metterò tutto per portare a termine entro il 31 ottobre l'approvazione del bilancio e preparare le condizioni per svolgere l'elezione della nuova governance". La settimana prossima riprenderanno i contatti tra Leghe per la riforma dei campionati "ma - avverte Tavecchio - sicuramente avremo una necessità di una proroga alla data del 14 agosto". Rapidi, invece, i processi sportivi per Catania e Teramo, che rischiano la retrocessione. Posticipati gli altri (compreso il nuovo filone di Cremona). "Ieri abbiamo messo a disposizione della Procura le risorse per operare con la massima celerità", assicura il n.1 Figc. Il consiglio di oggi ha approvato all'unanimità anche la modifica del regolamento sul sistema elettivo del presidente dell'Aia e dei presidenti di sezione dopo il secondo mandato:il quorum scende dal 66% al 55%. Un 'aiuto' a Marcello Nicchi. "L'abbiamo valutato d'intesa con il Coni e la delibera è stata adottata all'unanimità - spiega però Tavecchio -, volendo dare atto all'Aia della massima fiducia, siamo in democrazia".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.