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TORINO. Bomba carta è granata, anzi no è bianconera. UN GIALLO

TORINO. Bomba carta è granata, anzi no è bianconera. UN GIALLO

lancio bomba carta

Passa dalla minuziosa analisi dei filmati la soluzione del giallo della bomba carta esplosa ieri nella curva Primavera dell'Olimpico di Torino, facendo una decina di feriti, durante il derby della Mole. Il giudice sportivo ha rinviato la decisione in attesa che la verità venga accertata ed ha chiesto alla procura federale un supplemento di indagine. E mentre istituzioni e mondo dello sport chiedono tolleranza zero contro i violenti, gli esperti della Digos di Torino sembrano escludere l'ipotesi avanzata questa mattina: la bomba non è esplosa mentre veniva confezionata dai tifosi del Toro ma sarebbe stata lanciata dagli ultrà della Juve. Sulle due ipotesi gli investigatori hanno lavorato tutta la giornata, analizzando fotogramma per fotogramma i filmati delle telecamere di sicurezza dello stadio ed acquisendo anche i numerosi filmati amatoriali postati dai tifosi sul web. Sulla base degli ultimi accertamenti, sembra proprio che l'ordigno parta dal settore dello Stadio Olimpico riservato alla tifoseria ospite per raggiungere la curva Primavera. La Digos sta lavorando per individuare gli autori materiali del lancio. Si indaga anche su un secondo ordigno, esploso alla fine della partita, quando lo stadio si stava svuotando, e che ha ferito in modo lieve un tifoso granata. "Stiamo vedendo e rivedendo tutti i filmati - spiega il questore di Torino, Salvatore Longo - è chiaro che il filtraggio non è stato fatto su tutte le persone, almeno è quello che mi sento di dire in questo momento. Sicuramente - prosegue - il fatto di avere raddoppiato i servizi di steward e di forze di polizia fa capire che non è stato sottovalutato nulla, tant'è vero che gli scontri che si stavano verificando ben prima della partita sono stati smorzati proprio dall'intervento delle forze di polizia". Per gli incidenti del derby sono state arrestate cinque persone ed altre 10 sono state denunciate. Saranno tutte colpite da Daspo per almeno due anni. Due degli arrestati, tra l'altro, erano stati già colpiti da un provvedimento analogo. Tre tifosi, due juventini e un torinista, sono stati arrestati per gli scontri all'interno dello stadio. Proseguono le indagini anche per l'assalto al pullman della Juventus, colpito e danneggiato a poche decine di metri dall'ingresso nello stadio: alcune centinaia di tifosi granata sono stati immortalati dalle telecamere.    

Allegri, bomba carta una sconfitta per l'Italia

  La bomba carta che ha ferito diversi tifosi sugli spalti durante il derby della Mole rappresenta "una sconfitta per l'Italia" secondo Massimiliano Allegri. Episodi simili "allontanano i bimbi, ossia i giovani del futuro, dal calcio e dagli stadi", secondo l'allenatore della Juventus che ha faticato, ma per ben altre ragioni, a digerire anche la sconfitta della sua squadra in campo. "Doveva finire in un altro modo", è il ragionamento di Allegri, che però davanti al pubblico del Samsung District, presentando i nuovi spot della casa sudcoreana ambientati nello spogliatoio bianconero, ha notato anche due lati positivi: "Queste partite fanno crescere, soprattutto i ragazzi che sono al primo anno alla Juventus, devono capire cosa significa giocare ogni partita per vincere". E poi, ha sorriso alla luce dei passi falsi delle inseguitrici, "alla fine sono due punti guadagnati, prima ce ne mancavano sei per lo scudetto e ora quattro". Ora, però, la Juventus deve                 riprendere il suo consueto ritmo, evitando di farsi distrarre dalla doppia sfida con il Real Madrid, ormai alle porte. "Dobbiamo riuscire a vincere contro la Fiorentina. I viola saranno molto arrabbiati dopo due sconfitte casalinghe, e noi dovremo esserlo ancora di più. Un po' la nostra testa sarà alla semifinale Champions, è umano pensarci, dire il contrario sarebbe da ipocriti. Ma non bisogna perdere altri punti, so che una sconfitta può far perdere qualche certezza - ha avvertito il livornese -. E' una stagione importante ma - ha chiarito - non abbiamo vinto niente, aspettiamo a dire che è stata straordinaria". Se in campionato la strada per il quarto scudetto di fila è spianata, in Europa l'ostacolo è "una squadra galattica", per dirla con Allegri. "Allora la batterete?", ha domandato una bimba dalla platea. "Dobbiamo credere di poterla battere, altrimenti non ci presenteremmo neanche. Dobbiamo essere consapevoli delle nostre possibilità, giocarci le carte fino in fondo, senza timore ma con rispetto - è la ricetta di Allegri -. Già la semifinale è un buon traguardo, se andassimo in finale sarebbe straordinario. Abbiamo l'obbligo di provare ad andare fino in fondo. E per il ritorno spero di avere Pogba, anche se non sarà semplice. Sarebbe un recupero importante anche per il resto della stagione: abbiamo ancora una coppa Italia da vincere e Marchisio sarà squalificato in finale".  

Tavecchio tuona 'Stato protegga il calcio'

  Dura presa di posizione del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio il giorno dopo gli incidenti sugli spalti e fuori in occasione del derby di Torino. "Lo Stato - ha tuonato il n.1 della Figc - deve proteggere il calcio dai violenti con azioni deterrenti ed applicando pene severe''. E - la riflessione amara di Tavecchio sul responsabile dello scoppio della bomba carta nella curva del Torino - se questo soggetto fosse andato in Piazza San Pietro quando parlava il Papa, e avesse buttato una bomba carta, sarebbe già finito in carcere da parecchio tempo''. Per mettere un freno alla violenza ultrà la Federcalcio ha chiesto un faccia a faccia con il ministro dell'Interno Angelino Alfano: ''per questo il Consiglio federale della Figc ha chiesto un incontro urgente col ministro dell'Interno per cercare di capire attraverso un nuovo protocollo di intesa cosa proporre di nuovo o come applicare l'esistente in modo efficace". In particolare Tavecchio auspica un ricorso a dure sanzioni contro chi sta rovinando il calcio: "Se in questo Paese si pensa di poter entrare con una bomba carta in uno stadio che può causare la morte di una platea di uomini, e non di uno soltanto, è inutile invocare provvedimenti - aggiunge il numero della Figc - Se la nostra comunità non ha già in sé sanzioni efficaci significa che siamo un Paese che non è in grado di difendersi dalla delinquenza, che va combattuta con i mezzi e le sanzioni del codice penale e con la certezza della pena". Altra questione è la militarizzazione degli stadi che non ha risolto il problema: "Se è vero come è vero che mezzi repressivi come barriere, tornelli, telecamere, Daspo e tessere del tifoso non hanno ancora trovato un modo di risolvere i gravi problemi di violenza vuol dire - avverte Tavecchio - che come Federcalcio dobbiamo pensare ad altro. Abbiamo costruito degli stadi a prova di Medioevo e poi troviamo le bombe carta dentro... Non è più possibile militarizzare il sistema e quindi, anche se la prospettiva non è immediata, dobbiamo aprire un discorso sul modello culturale giovanile - le parole del n.1 della Figc - La Figc quindi aprirà un confronto col Ministero dell'Istruzione per entrare nelle scuole, per creare un senso civico. Sui tesserati però ci sarà un'opera di formazione costante: obbligheremo le società alla formazione dei giovani e dei meno giovani, a partire del mondo dilettantistico".
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