La passione ritrovata del pubblico, la forma ritrovata di Hamsik e Callejon, la precisione chirurgica di Higuain in area. Il Napoli si ritrova con un bel po' di armi ben affilate da mettere in campo domani sera quando al San Paolo arriverà la Juve. Una partita chiave per rilanciare definitivamente le ambizioni azzurre sul campionato: dopo un autunno stentato, il caldo di Doha ha "scongelato" gli azzurri che sanno di poter spiccare definitivamente il volo. Quelli che domani sera dovranno volare più in alto sono i campioni di Benitez a cominciare da Higuain che arriva da due doppiette consecutive e ha già nel mirino un altro sudamericano rimasto nei cuori dei tifosi, Daniel Fonseca che in due stagioni fece 39 gol tra campionato e coppe, mentre Higuain è già a 38. Ma i numeri spingono anche Marek Hamsik che cerca il suo 71esimo gol in serie A con la maglia azzurra per eguagliare un nome storico come José Altafini. E oggi Benitez li ha galvanizzati rispondendo ai cronisti che gli chiedevano a chi assegnerebbe il Pallone d'oro tra Messi, Ronaldo e Neuer: "Io - spiega - lo darei a Higuain, Hamsik, Insigne, ai miei giocatori. Loro sono calciatori di grande livello che possono fare sempre la differenza e quando si trovano in campo si vede". Il risveglio di Hamsik e la ritrovata vena-gol di Higuain preoccupano non poco Allegri, e Rafa sa di avere anche l'arma Callejon, tornato al gol a Cesena dopo due mesi di digiuno. Ma le voci di dentro di Castel Volturno parlano dell'intera rosa azzurra concentratissima negli ultimi giorni: Albiol e Koulibaly vogliono dimostrare di reggere l'urto dell'attacco juventino che due volte andò a segno a Doha, ma sotto esame c'è anche Britos che vista l'assenza di Ghoulam dovrà reggere l'urto bianconero a sinistra in attesa che Strinic ritrovi la forma: "Miguel non gioca nel suo ruolo - lo scherma Benitez - ma è uno dei migliori difensori che abbiamo e sono sicuro che il pubblico lo sosterrà". Proprio il pubblico può far definitivamente pendere la bilancia dalla parte del Napoli: al San Paolo sono pronti ad arrivare in 50mila per spingere gli azzurri. "La differenza con Doha la faranno i tifosi", spiega Rafa, che non mette limiti ai sogni degli appassionati. "Se vinciamo si parlerà di tante cose - dice - ma è giusto che i tifosi sognino lo scudetto, noi dobbiamo essere equilibrati puntando però a vincere ogni gara". Per farlo il tecnico ha bisogno di tutti i suoi assi al meglio, con un centrocampo che si annuncia di lotta più che di governo con Gargano e Lopez, e il ballottaggio Mertens-De Guzman a sinistra. In panca, a scalpitare, gli altri azzurri, da Zapata a Gabbiadini. E tra tanti sogni ci sarà spazio anche per un pensiero a Pino Daniele, che verrà ricordato in campo già venti minuti prima dell'inizio del match. Perché dopo l'abbraccio di Piazza Plebiscito Napoli vuole dedicare a Pino anche la notte magica del San Paolo.
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