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07 Marzo 2015 - 17:41
Nessuno è interessato al campo da calcio di Busano. Né tra le associazioni locali e men che meno quelle non locali. Il bando per l'affidamento della gestione, scaduto a febbraio, è andato deserto. Per la seconda volta da quando, a fine 2013, l'Ac Busano, che se ne occupava da circa quarant'anni, ha chiuso i battenti. Crisi economica, mancanza di sponsor ed anche il volontariato stenta a trovare ancora motivazioni ed energie.
"Ci avevamo già provato due anni fa – sottolinea il Sindaco Giambattistino Chiono -. Non abbiamo trovato nessuno. Poi ci sono state le elezioni ed abbiamo aspettato, quindi, per redigere il nuovo bando di gara, come prevede la legge. Adesso ci stiamo guardandoci attorno per vedere se possiamo trovare qualcuno che può essere interessato. Anche perché quattro anni fa abbiamo investito circa 30mila euro: abbiamo rifatto l'impianto idraulico, elettrico, l'illuminazione, il pavimento e i rivestimenti ed abbiamo sostituito la caldaia per il riscaldamento sia dell'ambiente che dell'acqua calda, abbiamo rimesso a nuovi gli spogliatoi".
Il Comune chiede un affitto annuo irrisorio, sui mille euro. "Perché l'importante – sottolinea Chiono - è mantenere l'attività, trovare qualcuno che abbia voglia di ripartire, garantendo il funzionamento degli impianti e la partecipazione dei giovani residenti. Siamo aperti alle proposte". Tra l'altro è possibile prendere in gestione anche il laghetto, utilizzabile per la pesca sportiva, mentre l'adiacente campo da bocce è ancora gestito dalla Bocciofila Busanese, disponibile alla collaborazione.
E sarebbe davvero un peccato gettare tutto alle ortiche...
La storia del calcio, a Busano, ha origini lontane. Il Comune disponeva di un campo già nel 1950, venduto allora ad un privato, uno dei primi pionieri che aveva aperto una fabbrica in paese, in via Valperga. All'inizio era un piccolo prato con due porte piazzate alle bell'e meglio per i ragazzini che ci andavano a giocare. Poim nel 1967/1970, il Comune aveva costruito l'attuale impianto, dato subito in gestione all'AC Busano, che peraltro all'epoca aveva tra i dirigenti lo stesso Chiono. Le stagioni si sono altalenate, arrivando anche alla prima categoria, ma comunque confermandosi punto di riferimento per i giovani del territorio, anche se allora Busano contava solo mille abitanti.
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