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PAVONE-STRAMBINO-BUROLO. Chieste le condanne per la truffa al Carrefour

PAVONE-STRAMBINO-BUROLO. Chieste le condanne per la truffa al Carrefour

tribunale

Il Pubblico Ministero Claudia Oberto ha chiesto la condanna tra i sei e i sette mesi di reclusione per i responsabili della truffa al Carrefour. Sei persone sono imputate per fatti risalenti al lontano 2007, per cui a breve sarà pronunciata la sentenza. Tre sono residenti a Pavone: Alfredo Gelindo Furlan del 1959 e Paolo Bova del 1969 (difesi dall'avvocato Gianfranco Bruno del Foro di Torino) e Luigi Lo Scavo del 1969 (difeso dall'avvocato Leo Davoli). Gli altri tre sono residenti a Strambino: Anna Maria Muller del 1981 (avvocato Marco Morelli), Paolo Lombardi del 1975 e Iole Giordano del 1983 (avvocato Ferdinando Giglio Tos).

A tutti è contestata la medesima condotta criminale. Si sarebbero presentato al supermercato di Burolo esibendo, oltre alle proprie carte d'identità, copie di false buste paga, relative al mese di maggio 2007, a loro intestate ed emesse da una serie di ditte (MEG di Castrovillari, ILS srl, SNC di Molteni Giovanni e c., Dolce Caffetteria di Vitale Michele, Rosa dei venti) facendosi così rilasciare dall'addetto dello sportello la CartaPass. Si sarebbero procurati quindi, con questi raggiri, le carte di credito che permettevano di accedere ad agevolazioni nella spesa, chi per un valore di soli 200 euro, chi per 1400 euro.

Si sarebbero presentati al Carrefour in date alterne: Furlano il 13 giugno, Bova il 20 giugno, Muller il 27 giugno, Lombardi il 2 luglio ma, stavolta, il supermercato aveva accertato per tempo la falsità della busta paga, così come all'arrivo della Giordano il 25 agosto e del Lo Scavo il 6 agosto. Al Lombardi è anche contestato il reato di falso in scrittura privata. Il Carreforu aveva presentato querela tramite i procuratori speciali Rossano Vincis e Vincenzo Marotta, della Società Sviluppo Commerciale titolare del marchio.

Il Pm ha formulato le conclusioni giovedì scorso, presso l'aula penale del Tribunale di Ivrea. Il giudice Marianna Tiseo ha rinviato per repliche al 30 settembre alle ore 13.

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