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BRUSASCO. L'Unione del Trincavena è nata male ed è continuata peggio... Ma esiste (ancora), quindi è il caso di rianimarla

BRUSASCO. L'Unione del Trincavena è nata male ed è continuata peggio... Ma esiste (ancora), quindi è il caso di rianimarla

castello di brusasco

Costituito nel 2014, votato lo Statuto ed eletto il solo Presidente nella prima e, finora, unica riunione del Consiglio dell’Unione del 14 ottobre dello stesso anno, questo organismo finalizzato alla gestione associata delle funzioni dei Comuni di Brusasco, Brozolo e Cavagnolo è rimasto inattivo da allora fino a oggi. In questi due anni e tre mesi, l’unico altro atto che ha coinvolto l’Unione del Trincavena è stata la restituzione forzata, nell’estate scorsa, di un contributo pari a 10 mila euro che la Regione Piemonte aveva concesso nel 2015 per la fase di avvio.

E dire che proprio in questi giorni la stessa Regione ha destinato a 79 Unioni comunali attive sul territorio piemontese ulteriori contributi per la gestione associata delle funzioni per circa 4,7 milioni di euro e relativi all’anno 2016, sulla base di un bando che era stato pubblicato appena tre mesi fa!

A solo titolo di esempio, la nostra “vicina” Unione dei Comuni della Valcerrina – composta da 9 Comuni, in rappresentanza di circa 6300 abitanti complessivi – ha ricevuto ben 50 mila euro, coi quali potrà far fronte alla gestione di alcune funzioni comunali, sgravando i bilanci dei singoli Comuni da convenzioni onerose e non finanziate dagli enti superiori.

Insomma, il quadro odierno è il seguente: non abbiamo un Presidente in carica dall’ottobre 2016, perché lo Statuto prevede che il suo mandato duri due anni e non esiste una norma statutaria che lo proroghi automaticamente il quel ruolo; non è mai stata formata la Giunta, quindi l’organo esecutivo dell’Unione; il Consiglio non ha un regolamento per il proprio funzionamento; non esiste un bilancio, tanto che il contributo ottenuto nel 2015 e poi restituito nel 2016 è transitato sul bilancio del Comune-capofila (Cavagnolo); addirittura la sezione dedicata sul sito del Comune di Cavagnolo reca ancora fra i Consiglieri dell’Unione gli Amministratori del Comune di Brusasco che non sono più in carica dal giugno dello scorso anno…

Allo stesso tempo, chi – come il sottoscritto, il sindaco e altri due consiglieri – è stato votato nel luglio scorso dal proprio Consiglio comunale a rappresentare Brusasco all’interno dell’Unione del Trincavena non ha mai assunto la carica, non essendo stata convalidata la sua elezione: sette mesi persi senza essere mai stati convocati e, soprattutto, senza aver potuto portare all’interno del Consiglio dell’Unione le nostre proposte per rendere più efficace, più efficiente e più economica l’erogazione dei servizi ai cittadini dei nostri Comuni.

Ed è un vero peccato, perché da un lato sono stati restituiti contributi regionali e, soprattutto, è stata persa l’opportunità di ottenerne ben di più; dall’altro lato, perché la gestione associata di alcune funzioni previste dalla Legge regionale e dallo Statuto dell’Unione avrebbe potuto rappresentare una soluzione per le ben note criticità di personale del Comune di Brusasco, in primis per la polizia municipale e per l’ufficio tecnico, evitandoci di andare in giro a proporre convenzioni “ad personam” a dipendenti di altri Comuni per avere un minimo di copertura di quei servizi: scelta che graverà totalmente sul nostro già magro bilancio comunale.

Tra l’altro, proprio per quanto riguarda l’ufficio tecnico, oggi Brusasco si trova senza responsabile, mentre Cavagnolo e Brozolo hanno in vigore una convenzione. Allo stesso modo, Brusasco e Brozolo hanno lo stesso Segretario comunale. Infine, se Brusasco si trova in difficoltà con la propria pianta organica ridotta, Cavagnolo è decisamente in un’altra situazione: questo per dire che vi sono già sia le basi per ottenere economie di scala, sia le motivazioni per farlo senza perdere altro tempo.

Finora, nulla è stato fatto per sollecitare il “vero” avvio dei lavori dell’Unione: un colpevole ritardo che, a questo punto, rischia di costarci davvero caro. Se l’Amministrazione comunale di Brusasco fosse stata più pressante in questi sette mesi di mandato e se il coinvolgimento dei Consiglieri che la rappresentano all’interno dell’Unione fosse stato maggiore, forse oggi avremmo già definito sia una linea di indirizzo chiara, sia le azioni per la realizzazione dei tasselli fondamentali per il funzionamento tecnico-amministrativo dell’Unione stessa. Gli stimoli e l’impegno di tutti i gruppi consiliari di minoranza per risolvere le necessità impellenti del nostro Comune infatti non mancano: e le proposte fornite in questi mesi ne sono una chiara dimostrazione.

Ora, chi scrive non ha mai nascosto le perplessità sulla genesi dell’Unione del Trincavena, sulla mancata adesione del Comune di Verrua Savoia e di altri comuni limitrofi come Monteu da Po e Lauriano (ricalcando la positiva ed efficiente esperienza di “unione” generatasi più di 15 anni fa per la gestione dell’Istituto Comprensivo scolastico di Brusasco) e su alcune scelte che hanno trovato spazio nello Statuto: tuttavia, da Amministratori responsabili dobbiamo far funzionare ciò che c’è, magari cercando di migliorarlo.

Pertanto, la nostra proposta – che formalizzeremo con un’iniziativa consiliare nella prima seduta utile e sulla quale vi è la piena condivisione dei gruppi consiliari delle minoranze del Comune di Brusasco – è di dare impulso all’Unione, votando gli organi, approvando il regolamento e stabilendo da subito la gestione in forma associata delle funzioni di polizia municipale e dell’ufficio tecnico, per evitare altre scelte dispendiose e precarie.

Carlo Giacometto, 

consigliere Unione del Trincavena

Anna Marolo, 

capogruppo "Per Brusasco e Marcorengo-

Anna Marolo Sindaco"

Isabella Agusta, 

capogruppo "Progettiamo per Crescere-Brusasco e Marcorengo"

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