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BRANDIZZO. Dopo le lettere anonime, arriva la gogna

BRANDIZZO. Dopo le lettere anonime, arriva la gogna
A Brandizzo dopo le lettere anonime arriva la gogna. Questa sera in Consiglio Comunale, la maggioranza di "Nuova Decimum" presenterà una mozione con la quale si impegneranno tutti i consiglieri, gli assessori e il sindaco a presentare entro fine luglio il proprio casellario giudiziario e i certificati dei carichi pendenti. In tempi non sospetti, forse, una mozione così sarebbe passata inosservata e con il plauso di tutti. Ma alla luce delle polemiche che hanno animato lo scenario politico brandizzese nelle ultime settimane, questo provvedimento puzza di ripicca. Va bene la trasparenza, va bene la legalità sopra ogni cosa, ma quando i provvedimenti diventano "ad personam" i dubbi nascono. Tutto nasce dalla condanna in primo grado per calunnia subita dal capogruppo di Alternativa Civica, Giuseppe De Luca. Appresa la notizia, maggioranza non ha perso tempo a fare comunicati pubblici per stigmatizzare la sentenza a carico del consigliere. E "i corvi" avevano fatto il resto. Messaggi anonimi sui social e lettere anonime hanno iniziato a circolare facendo il giro di tutti i brandizzesi. Tant'è che De Luca si è ritrovato a dover presentare un esposto alla polizia postale per tutelarsi. Ecco perché, essendo questo l'ordine dei fatti, la richiesta di pubblicare la posizione giudiziaria di tutti i componenti del Consiglio Comunale, altro non sembra che inveire e voler colpire pubblicamente un consigliere in particolare. Ed ecco perché ci viene naturale parlare di "gogna". Non solo, infatti, si chiede la produzione di questi documenti, ma verranno anche pubblicati sul sito internet del Comune in modo che siano evidenti a tutti i cittadini. Alla mozione che presenterà la maggioranza, Alternativa Civica non dirà di no. Chiederà solo di emendarla. "Per noi va bene - spiega la vice capogruppo Antonella Multari - se sarà l'Ente a farsene carico, facendo la richiesta e pagando le relative spese. Inoltre il nostro assenso è condizionato dal parere del garante della privacy. Se il garante accetterà per noi non ci saranno ulteriori ostacoli".
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