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15 Novembre 2018 - 11:32
In vista delle prossime elezioni amministrative del 2019, il Pd brandizzese, guidato da Luigino Belluto, ha aperto la stagione delle consultazioni: “Siamo in una fase di dialogo. Abbiamo incontrato le maggiori forze politiche del territorio: Paolo Bodoni, candidato di Decimum e Giuseppe Deluca, di Alternativa Civica. Se si troverà un’intesa su nomi e programmi non correremo da soli”. Poi Belluto precisa: “Nulla è stato ancora deciso. Ne discuteremo mercoledì prossimo nel corso dell’assemblea degli iscritti”. Poi, senza voler anticipare troppo, aggiunge: “Certo che l’ipotesi Bodoni, se è vero, come dice, di essere intenzionato ad aprire una stagione di cambiamento, potrebbe essere papabile. Ormai a Brandizzo la lottizzazione e la speculazione edilizia non sono più temi attuali. E poi, con Buscaglia e Merlo fuori dai giochi lo scenario sarebbe davvero differente. Si è chiusa un’era. Con Bodoni potrebbe aprirsene un’altra, ma ripeto: sono solo i primi incontri”.
Quel che in questo momento sta più a cuore a Luigino Belluto è avevr avuto la conferma di un’appoggio preziosissimo: quello di Oscar Bertetto, direttore della Rete Oncologica piemontese, ex sindaco ed ex consigliere provinciale: “In questo momento la cosa più importante per noi è aver avuto la conferma della sua disponibilità. Non ambisce ad incarichi. Ha chiaramente detto di volerci appoggiare, pur non essendo un tesserato Pd, per andare contro la deriva Leghista e Pentastellata che toglie diritti alle persone. Per non star fermo a guardare quest’orribile deriva, ha deciso di scendere in campo. Per noi sarà un aiuto fondamentale perché rappresenta una certa generazione di sinistra brandizzese che non si riconosce nel Pd”.
Nel corso delle consultazioni, però, sono avvenuti incontri anche con Deluca: “Sì, è proprio così. Era nostra intenzione aprire un dialogo con tutti”. Giuseppe Deluca, proprio durante l’amministrazione guidata dal sindaco Pd Enrico Pastore, era passato in maggioranza: “Gli era stata data una delega al verde pubblico - precisa Belluto - ma è accaduto un’era fa. Parliamo degli anni 2004 - 2009, anche io ero in Consiglio, avevo la telega ai trasporti. Ero subentrato a Sebastiano Daga che nel 2005 si era dimesso. Quell’avvicinamento di Deluca alla maggioranza di Pastore non mi sembra sufficiente per vantare alcuna “parentela” politica, però. Quel che ci interessa adesso sono i programmi e le persone. Ci sono dei punti limiti oltre i quali non ci sentiamo certo di andare. E poi, ripeto, sarà l’assemblea degli iscritti a decidere”.
Per quanto riguarda eventuali coalizioni, dunque, Belluto non intende sbilanciarsi: “E’ chiaro che la nostra intenzione al momento sia quella di creare un’alleanza che ci permetta di portare avanti tematiche a noi care come il sociale, il territorio, la qualità della vita. Se, però, sulla base dei programmi e delle persone non ci saranno le condizioni, non ci spaventa di certo l’idea di correre da soli”.
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