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BRANDIZZO. Angelo Bevere, scatenato sulla questione “Mercatone”

BRANDIZZO. Angelo Bevere, scatenato sulla questione “Mercatone”

Angelo Bevere

Dopo la replica del sindacato, Bevere, sulla questione “Mercatone” parte alla carica: “Falso e bugiardo, questo è il sunto del pensiero che FILCAMS CGIL e l’Assessore Bodoni hanno espresso sul conto del sottoscritto. Si sono sentiti tirati in ballo senza neppure essere stati citati nel mio intervento, quando si dice la chiaroveggenza!

La componente che segue il commercio della CGIL mi accusa di strumentalizzare la vicenda Mercatone Uno, a costoro chiedo, a quale pro? Non ho padrini politici, da anni non sono tesserato a nessun partito e non ho velleità di fare il sindaco di Brandizzo, quindi, spiegatemi cosa starei strumentalizzando. Mi riconosco molti difetti: sono irascibile, permaloso e poco incline al compromesso, ma falso e bugiardo, mai! Probabilmente chi da certi giudizi lo fa perché trova più comodo denigrare un cittadino, piuttosto che impegnarsi a fondo per i propri tesserati o cittadini.

Quotidianamente da tre anni ormai, vivo l’angoscia di chi da molti anni condivide la mia stessa sorte, conosco le lunghe giornate passate vicino al cellulare in attesa di notizie fresche che arrivano di rado, conosco bene la ricerca spasmodica sui siti di giornali di cronaca inerenti il Mercatone Uno, perché da tempo nulla ti giunge. Ora mi si critica dandomi del falso perché ho detto che il sindacato (sui generis) fornisce scarne informazioni ai propri tesserati, atteggiandosi a prime donne offese da critiche che ritengo più che legittime. Sarò sempre attento all’evolversi della situazione, ormai a quanto pare molto compromessa, mi auguro solo che la notizia dei licenziamenti, possibili e spero non realizzabili, venga dato prima del recapito delle lettere.

L’Assessore Bodoni, mi pone una domanda retorica: “…ma dov’era Bevere quando il Mercatone Uno chiudeva i battenti a Brandizzo?”. Forse, all’esimio assessore sfugge il particolare che la crisi del Mercatone Uno la vivo dal primo giorno che era venuta a crearsi, quando ai picchetti davanti al punto vendita io c’ero e forse, la sua persona si mosse solo qualche tempo dopo. C’ero come persona colpita di riflesso, perché vedeva, e vede coinvolta, chi mi sta vicino e c’ero anche all’assemblea che si tenne in Sala Consiglio, dove nessuno della giunta si sbilanciò in favore dei lavoratori e, ricordo bene, che tra il pubblico si levarono proteste quando, alla mia proposta di aprire un tavolo di confronto con il Decathlon, al fine di valutare la possibilità di assunzione di parte dei dipendenti Mercatone Uno di Brandizzo, vi fu chi disse che i lavoratori che rischiavano il posto, avrebbero compromesso la loro, possibilità di assunzione.

Ricordo anche quando fu allestito uno spettacolo teatrale in sala consiglio per raccogliere fondi a favore delle famiglie del Mercatone Uno, ebbene, a quello spettacolo oltre ai dipendenti Mercatone Uno e familiari, pochi cittadini presero parte.

Sono tre anni che in molte famiglie brandizzesi e non, si vive con l’angoscia quotidiana e per quanto mi riguarda, non permetto a nessuno di esprimere giudizi sulla mia persona, fuorvianti e pieni di pregiudizi, a me sta a cuore l’avvenire dei lavoratori tutti, brandizzesi e non brandizzesi, senza avere interessi ( se non quello della serenità della mia famiglia, come penso sia legittimo) e senza contropartite, scranno da sindaco compreso”.

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