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BRANDIZZO. “Noi? Sempre vicini ai lavoratori Mercatone!”

BRANDIZZO. “Noi? Sempre vicini ai lavoratori Mercatone!”

Che la questione Mercatone Uno sia al canto del cigno, ormai è un dato di fatto. Se non per tutto il gruppo, lo è almeno per quanto riguarda il punto vendita di Brandizzo. Quello è sicuro che non riaprirà mai più. Il sito dove si trovava il capannone, non è seppure più commerciale. Ora, nel piano regolatore, figura come industriale.

Ma le dichiarazioni rese la scorsa settimana dall’ex assessore Angelo Bevere sulle colonne del nostro giornale, hanno sollevato un polverone. I primi ad insorgere sono stati i sindacalisti della Filcams Cigil “colpevoli”, secondo Bevere, di aver “scaricato i propri tesserati, arrivando a farsi desiderare al telefono”. Ad intervenire è la segretaria Filcams di Torino, Isabella Liguori: “Comprendiamo benissimo l’amarezza e le difficoltà di tutte le lavoratrici e i lavoratori di Brandizzo, riteniamo però che formulare accuse generiche non sia un metodo serio di affrontare una crisi del genere.

Come Filcams mai ci siamo negati al telefono o a incontrare dal vivo le lavoratrici e i lavoratori di Mercatone Uno di qualunque sede, Brandizzo, Mappano o Beinasco che fosse: abbiamo organizzato assemblee e riunioni nella nostra sede anche la scorsa estate e regolarmente, quando i primi di giugno abbiamo saputo della revoca del contratto di affitto del capannone di Brandizzo (non è una novità, purtroppo, i lavoratori sono stati informati subito); la ex delegata sindacale, Antonella Argentini, dimissionaria e ora dipendente di altra azienda, non ha mai negato di continuare a fare da tramite con tutti i suoi colleghi di Brandizzo, anche in virtù della sua carica nel direttivo provinciale della nostra Organizzazione; i lavoratori di Brandizzo sono seguiti dal nostro ufficio vertenze per il recupero delle spettanze arretrate dovute  dalla procedura di amministrazione straordinaria, ufficio che è sempre a disposizione di ogni assistito e a cui io stessa chiedo aggiornamenti continui; a livello nazionale il tavolo con i Ministeri dello Sviluppo economico e de Lavoro con i sindacati sono costanti e complessi e vedono sempre la partecipazione anche di delegati territoriali con passaggio continuo di quelle che sono le possibili informazioni. Riteniamo che l’affermazione del sig. Bevere per cui il sindacato avrebbe abbandonato i lavoratori di Brandizzo e sarebbe indifferente alla loro sorte, negandosi addirittura al telefono, sia assolutamente falsa e non dimostrabile”.

La dichiarazioni di Bevere hanno punto nel vivo anche l’assessore al Welfar Paolo Bodoni che sbotta: “Mi chiedo: ma dov’era Bevere quando l’azienda Mercatone Uno ha chiuso i battenti a Brandizzo? Dov’era quando ai tavoli regionali e nazionali l’azienda ha deciso di “perdere” Brandizzo? Chi lo ha visto in Comune, come cittadino, per confrontarsi con l’amministrazione? Ma lui lo sa che strategie sono state messe in campo per Mercatone Uno e Decathlon? Noi lavoriamo per migliorare Brandizzo, ma a volte la nostra volontà non coincide sempre con quella delle aziende, specie se grandi aziende.

Sappiamo dei grandissimi problemi cui andranno magari incontro i lavoratori brandizzesi ex-Mercatone Uno e seguiremo le loro vicende personali lavorative se ci venisse chiesto, perché sul versante nazionale/regionale la partita per Brandizzo non è mai quasi iniziata”.

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