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Emergenza nomadi in Canavese

Emergenza nomadi in Canavese

Il Consiglio Comunale

Emergenza nomadi in Canavese. L'allarme è scattato ormai in diversi Comuni. A Baldissero, dove l'Amministrazione Comunale ha chiuso con un lucchetto l'area campeggio di fianco al campo sportivo in seguito all'invasione del mese scorso. O a Pavone, dove il Comune ha collocato una sbarra impedendo l'accesso. Di questo s'è discusso anche durante l'ultimo Consiglio Comunale di Bosconero dove il capogruppo di minoranza Giancarlo Giovannini ha sottoposto al Sindaco Fabrizio Pen un'interrogazione orale, sollecitando provvedimenti. Il problema è univoco: i regolamenti comunali prevedono una sosta temporanea di 48 ore. Tempo massimo che viene puntualmente sforato. Peggio ancora in molte situazioni i nomadi tornano ad occupare i terreni pubblici nei giorni successivi, raggirando così furbescamente i limiti imposti. In aggiunta le aree camper si trovano, in tutti i casi sopra citati, nei pressi del centro abitato, vicinissime alle case, creando di conseguenza grande preoccupazione tra la popolazione. A Bosconero, per la precisione, l'area si trova di rimpetto al cimitero. "E' un problema che potrebbe ripetersi" ha fatto presente Giovannini ricordando che sei mesi fa i rom aveva già sostato tre giorni alla rotonda di Lombardore e hanno piazzato i loro mezzi anche a Favria prima di accamparsi a Bosconero andandosene peraltro con mezza giornata di ritardo, la domenica mattina. Per questo il consigliere ha proposto di recintare e ricavare un ingresso soltanto per le auto. Una proposta comprensibile ma che potrebbe essere oggetto di ricorso. "Ci abbiamo pensato – ha ammesso il Sindaco – ma poi i camperisti potrebbero giustamente risentirsene. Abbiamo parlato con il Maresciallo. Non possiamo far altro che imporre il rispetto delle 48 h e, se non vengono rispettate, allo sgombero".

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