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07 Agosto 2015 - 10:50
Contro furti e truffe arriva il servizio associato di Polizia Municipale. Il Comune di Bosconero ha sottoscritto una convenzioni con i più grandi comuni limitrofi di Volpiano e San Benigno. "Abbiamo aperto un tavolo – spiega il Sindaco Paola Forneris – per organizzare un servizio di vigilanza con pattuglie sul territorio, e per gestire unitariamente il sistema di videosorveglianza, per cui provvederemo alla manutenzione dell'impianto esistente".
Nessun ampliamento, quindi, delle telecamere. Basterà? Non ne è per nulla convinto Giancarlo Giovannini, capogruppo della minoranza "La primavera di Bosconero". "Capisco – ha premesso quest'ultimo nel consiglio comunale convocato il mattino di sabato 25 luglio – la difficoltà di far quadrare il bilancio tra tagli e vincoli imposti dallo Stato, ma di videosorveglianza io ne parlo da undici anni. Sono in minoranza, ci ho sempre creduto. E' un po' il mio bigliettino da visita. Va bene la collaborazione con gli altri Comuni, ma non penso che un servizio associato possa servire a molto visto che le forze sono ridotte e dovranno occuparsi di un territorio di tre Comuni, e Bosconero, essendo il più piccolo, rischia di essere magari più trascurato rispetto agli altri. Io dico basta a chi sostiene che le telecamere non servano. Il deterrente ci vuole. Troviamo le risorse a bilancio per implementare la videosorveglianza".
Di fronte alla posizione così ferma di Giovannini, Forneris si è fatta scudo anche col fatto che "il servizio associato è oggi un obbligo di legge" ed "ha una duplice funzionalità: coordinare le forze dell'ordine e presentare progetti che possano ottenere dei contributi".
Sul tema della sicurezza è andata all'attacco l'altra minoranza "Rinnoviamo Bosconero", portando una proposta concreta e precisissima. Flavio Duretto e Ferruccio Massa l'hanno definita addirittura, con una frecciata provocatoria, "migliore" di quella di Giovannini. Han presentato un emendamento, al bilancio di previsione 2015, ovviamente bocciato: destinare la cifra di 34.390,50 euro alla posa di 25 telecamere in "punti strategici". "In parte – hanno illustrato – ad alimentazione solare ed in parte ad alimentazione elettrica, collegate 24 ore su 24 con una centrale di videosorveglianza comunale e con le forze dell'ordine". "E non mi si dica – ha aggiunto Massa – che 25 sono troppe: alla stazione di Porta Susa a Torino ce ne sono seicento". L'Assessore Ivano Peila ha troncato il discorso con un po' di ironia... "Beh, non è che sia il posto più frequentato del mondo..."
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