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04 Novembre 2014 - 09:48
Palazzo Marini
Palazzo Marini non è ancora agibile. Di conseguenza.non può essere utilizzato nè dato in gestione. Colpa di diatribe che si sono venute a creare nel corso dei lavori di ristrutturazione, effettuati da più ditte e mai collaudati definitivamente (oggi oggetto di contenzioso con la ditta vincitrice della gara d’appalto iniziale davanti al Tribunale).
Eppure Palazzo Marini è stato aperto in occasione dell'ultima festa patronale di San Maurizio ma, soprattutto, nei locali è ancora presente materiale appartenente all'Associazione Centro Educazione all’Arte di Antonio Mosca, a cui, due legislature fa, l'allora Sindaco Vincenzo Baruzzi aveva concesso l'uso nonostante la mancanza, appunto, dell'agibilità. Una situazione che ha indotto il gruppo di minoranza "Lista Civica per la Libertà" a presentare un'interrogazione per avere chiarimenti.
"La Regione Piemonte – ricorda il gruppo guidato da Alex Tua nell'interrogazione - aveva richiesto ufficialmente al Comune di procedere con una gara d’appalto compatibile con le normative in temi di fondi europei per l’assegnazione di Palazzo Marini ma che ad oggi non si può fare in assenza del certificato di agibilità. La Sovrintendenza era già intervenuta per un improprio utilizzo di Palazzo Marini. Quasi un anno fa, quando eravamo in Amministrazione, anche su suggerimento dello Studio Avv. Cavallo Perin, avevamo dato incarico all’Ing. Elena Parisio di effettuare un sopralluogo al fine di stimare gli interventi minimi necessari a risolvere i problemi ed ottenere tutte le certificazioni di sicurezza per addivenire alla agibilità. In autotutela Palazzo Marini era stato chiuso non rinnovando l’accordo di concessione all’associazione Centro di Educazione all’Arte. Ad oggi nulla ci risulta cambiato, salvo il sopraluogo dell’ingegnere".
"Non abbiamo stipulato alcun nuovo contratto per la gestione – rassicura il Vicesindaco Silvia Guglielmetto -. Con una comunicazione dello scorso luglio abbiamo soltanto autorizzato l'Associazione Centro di Educazione all'Arte a mantenere il deposito del materiale, ritenuto di pregio (compresi i manufatti posizonati e non autorizzati dala Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Torino), fino al 31 dicembre 2014, data entro la quale i locali dovranno essere sgomberati. Successivamente si provvederà a valutare la richiesta di risarcimento danni".
"In occasione della festa patronale di San Maurizio – aggiunge il Vicesindaco - è stato concesso l'uso esclusivo del cortile per l'allestimento di una mostra e, solo in caso di necessità, l'utilizzo dei bagni situati al piano terreno". Per quanto riguarda il futuro va cauta: "si vedrà in base alle possibilità e alle disponibilità economiche dell'ente".
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