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09 Giugno 2017 - 11:36
“Oreste è stato ucciso tre volte. Una volta da chi ha permesso a questa signora di vivere nel non rispetto di qualsiasi legge e morale. La seconda volta per come questa signora ha compiuto questa manovra e la terza dallo Stato, che non ci permetterà mai di restituire a mio padre un po' di dignità con una pena adeguata, perché probabilmente subirà una condanna di pochi anni, forse 3, senza pensare a tutte le attenuanti dettate dal fatto che è madre di diversi figli, tutti molto piccoli”.
Sono le durissime parole dei famigliari di Oreste Gianotto, il 58enne che il 12 maggio scorso ha perso la vita mentre si trovava in sella al suo scooter, falciato da un camper che all’improvviso ha cambiato direzione di marcia in strada dell’Aeroporto.
Un omicidio stradale in piena regola di cui si è presa colpa Laura Sulejmanovic, 21enne sinti del campo nomadi ai confini tra Borgaro e Torino.
A distanza di due settimane da quel terribile venerdì, la famiglia del 58enne ha scritto una dura lettera su tutti i gruppi Facebook dedicati a Borgaro e a Torino tramite la figlia Gemma. Quegli stessi gruppi che, nei giorni successivi alla vicenda, si erano divisi fra chi voleva azioni nette e inderogabili verso il campo e i suoi occupanti e chi, invece, voleva che fosse la giustizia delle aule di tribunale a decidere quale fosse la condanna della giovane che con una improvvida manovra ha posto fine all’esistenza del motociclista, salvo poi scappare e costituirsi diverse ore dopo perché “colta da paura”, così come disse agli agenti della polizia del commissariato Madonna di Campagna.
Dopo aver ricostruito l’intera vicenda, i famigliari ricordano come la donna “sia scappata dopo aver falciato Oreste, dopo averlo fatto con una manovra che non poteva fare. Ma questa donna ha la patente?”, ponendo il dubbio che sia scappata “per nascondere il mezzo al parco Chico Mendez e non per paura”.
La figlia lancia un appello: “qualunque organizzazione, associazione, partito o gruppo esista e lotti contro queste persone mi contatti. Io e le centinaia di persone che hanno voluto bene ad un grande uomo come mio padre saremo con voi in prima linea, avrete il nostro sostegno e supporto per qualsiasi cosa vogliate fare”.
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