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BORGARO. Cartelle Equitalia: arriva l’aiutino comunale

BORGARO. Cartelle Equitalia: arriva l’aiutino comunale

Equitalia

“Come sempre Gambino, Casotti e la loro maggioranza usano due pesi e due misure”. Il Gruppo Latella non ha accolto nel migliore dei modi il “sì” del consiglio comunale al decreto legge 193 dell’ottobre scorso, il famoso “Rottama cartelle”.

Il provvedimento governativo, infatti, prevede la possibilità di sanatoria delle cartelle esattoriali di pagamento e degli accertamenti esecutivi, compresi gli avvisi di addebito, consegnati da Equitalia fra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2016, stralciando le sanzioni e gli interessi di mora.

“Il decreto rottama cartelle - precisa l’assessore alle Finanze, Luigi Casotti - è stato ulteriormente modificato nel dicembre scorso dal Governo per permettere di inglobare le attività fiscali degli Enti locali, allargandola anche alle società di riscossione come la nostra Soget. Verremo così incontro alle istanze di una cinquantina di borgaresi che sono stati posti sotto ingiunzione dalla stessa Soget”.

Sulle multe, Casotti precisa come non rientrino nel provvedimento perché “non c’è sanzione ma solo maggiorazione”.

Come detto, il Gruppo Latella ha storto il naso, specie per alcuni precedenti “spinosi”: “Siamo favorevoli al decreto legge - spiegano Cristiana Sciandra, Alessandro Ferricchio e Marco Latella - ma c’è disparità. Pensiamo al caso Dobel, dove quell’azienda ha avuto degli sconti e delle agevolazioni con sconti e dilazionamenti”.

Ma Casotti ha precisato come “in quella circostanza venne data la stessa possibilità ad altre realtà industriali. Dieci risposero positivamente, le altre neanche quello”.

Il Movimento 5 Stelle ha proposto come tutte le realtà industriali che a giugno erano state “aiutate” da Palazzo Civico nella rateizzazioni dei debiti adesso si allineassero con questo decreto legge. Ma la loro proposta è stata bocciata.

Termine massimo per presentare le domande è quello del 31 marzo prossimo.

Il decreto prevede come il pagamento possa anche essere dilazionato in un massimo di quattro rate, pagando entro il settembre del 2018.

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