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16 Marzo 2016 - 12:13
Meno brillante del solito e poco incisivo, il Borgaro esce ridimensionato dallo scontro diretto con la Virtus Verbania che espugna 2-0 il “Righi” , riduce a tre le distanze in classifica proprio dai gialloblu primi in classifica riaprendo, per di più, il campionato. “Mi aspettavo di più, invece non abbiamo fatto un tiro in porta - ammette uno sconsolato Licio Russo -. Il nostro problema è che davanti facciamo fatica e ci muoviamo poco senza palla. Dobbiamo essere abituati a giocare contro formazioni chiuse: questa è la forza di una squadra che vuole vincere un campionato e noi non siamo pronti per farlo”. Il tecnico non nasconde tutto il proprio rammarico e ancora una volta mette in evidenza i limiti di una squadra che domenica ha fallito uno degli appuntamenti più importanti della stagione, non riuscendo a compiere quel salto di qualità che avrebbe consentito a Ferrarese e compagni di portarsi (in caso di vittoria) a +9 dalla prima inseguitrice. Quella Virtus Verbania che si presenta a Borgaro con una formazione accorta e riesce nell’intento di concedere poco o nulla ai padroni di casa, capitalizzando al meglio - forse in maniera eccessiva - le pochissime palle gol create. I primi dieci minuti sono appannaggio dei lacuali, poi è il Borgaro a prendere il dominio del gioco senza però riuscire a colpire. Le sfuriate di Pagliero sulla corsia di destra creano scompiglio ma portano a un nulla di fatto, con Garofalo e Pierobon incapaci di inquadrare lo specchio della porta. La Virtus non fa molto di più ed il 4-1-4-1 iniziale dei lacuali (con Incontri davanti alla difesa e Beretta unica punta) la dice lunga sulle intenzioni di Moia e compagni che, però, al 36’ passano in vantaggio al termine di un’azione fortunosa; un rimpallo favorisce l’inserimento di Beretta, ipnotizzato da uno straordinario Cantele il quale non può però evitare la ribattuta vincente di Rognone da due passi. La Virtus Verbania chiude la prima frazione in vantaggio e nella ripresa si limita ad amministrare il tesoretto acquisito serrando tutti gli spazi agli undici del Borgaro che non riescono proprio ad aumentare il ritmo. Geografo rileva uno spaesato Sansone ma la sostanza non cambia: i gialloblu faticano a trovare un pertugio tra l’ermetica retroguardia avversaria, per la gioia di Filippo Beltrami. Il gioco nella ripresa latita, spesso spezzettato per colpa di un arbitraggio scadente e a causa di qualche perdita di tempo di troppo da parte degli ospiti. Inevitabile, quindi, l’aumento del nervosismo tra i giocatori del Borgaro che vedono pian piano sgretolarsi le proprie certezze. A farne le spese è Porticchio, espulso in pieno recupero per aver “accompagnato” fuori dal campo un avversario a terra, un minuto prima del raddoppio di Bricco (decisiva la deviazione di Zanella che manda fuori posizione Cantele), il quale infierisce su un Borgaro ormai al tappeto. “Stiamo facendo un ottimo campionato ma abbiamo limiti evidenti - conclude Russo -: non riusciamo a raddrizzare gli episodi negativi. Mi aspettavo di più a livello di cattiveria”.
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