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CHIVASSO. I residenti: "Via Po è diventata la terra di nessuno..."

CHIVASSO. I residenti: "Via Po è diventata la terra di nessuno..."
Al carissimo sindaco. Era un giardino meraviglioso, l’erba verde, l’impianto idrico funzionante, panchine pulite. Ma poi purtroppo sono entrati i vandali, siringhe, palloni che sono vietati con tanto di cartello, schiamazzi notturni fino a tarda ora. Una cosa che gli abitanti vicino al giardino continuano a reclamare. Il cartello orario non lo capiscono, noi speriamo che qualcosa migliori ma purtroppo peggiora. Speriamo che si prenda qualche provvedimento. Siamo stanchi, stanchi, stanchi di lamentarci”. Inizia così, con le parole di Gege Volta messe nero su bianco appese all’entrata principale dei giardinetti di via Po, l’appuntamento del giovedì con “Un po’ di thè con il sindaco”. Il tour del sindaco Libero Ciuffreda e dell’amministrazione comunale tra le frazioni e i quartieri della città ha fatto tappa in via Po. Il cartello di Gege suggerisce chiaramente, e senza giri di parole, quali sono le questioni urgenti da risolvere nelle zona del suo Borgo. Insieme a lui, all’incontro con Ciuffreda, c’è un nutrito gruppo di mamme, papà e nonni. I primi problemi affrontati, a fronte del recente ritrovamento di sei siringhe sporche di sangue, dei giochi pericolanti, della scarsa illuminazione, di atti vandalici e schiamazzi notturni, sono la sicurezza, la manutenzione e la pulizia. Per la loro città, ma soprattutto per i loro figli e per i loro nipoti. “L’amministrazione deve intervenire, non ce la facciamo più a dover trovare siringhe e rifiuti sparsi per il giardino, a dover sopportare la scarsa illuminazione a causa delle pallonate che rompono le lampadine, a sentire schiamazzi notturni fino alle 5 del mattino”, questo è l’accorato appello iniziale dei presenti al sindaco Libero Ciuffreda ed alla sua maggioranza. “Non possiamo nemmeno permetterci di intervenire con delle lamentele o degli ammonimenti perché temiamo di ritrovarci le gomme bucate delle auto e i citofoni bruciati. In passato è già successo e non è detto che non ricapiti”, continuano. “Tantissime sono le segnalazioni legate ai giardini pubblici”, ha dichiarato, in risposta, Ciuffreda. “Insieme al comandante dei vigili abbiamo deciso di intensificare i controlli nelle ore sensibili e di intervenire nel caso in cui ce ne sia la necessità”. Avanti quindi con le altre questioni sottolineate: l’accattonaggio ed i parcheggiatori abusivi. “Da che mi risulta, si tratta di comportamenti che vanno contro la legge”, ha esclamato un cittadino. “Eppure è sotto gli occhi di tutti la puntuale presenza di queste persone nel centro della città, e soprattutto nei giorni di mercato”. Da qui la risposta di Ciuffreda: “Sono problemi rilevanti e difficili da sradicare ma ci stiamo lavorando. Abbiamo creato un’interforza tra le diverse forze dell’ordine del territorio e stiamo già ottenendo i primi risultati”. Sarà, ma i cittadini, la differenza, non la notano... Maggiore manutenzione di un manto stradale pieno di fossi e di buche è un’altra richiesta arrivata. Secca, anche qui, la replica di Ciuffreda. “Spero, e non lo dico perché sono pazzo, di darvi altri disagi. I lavori che stiamo facendo alle strade servono per teleriscaldare la città. Finiti questi, le strade verranno messe a posto”. Sempre sul teleriscaldamento, ad interessare i cittadini è la questione economica. “Ci dicono che costerà 2 mila euro per allacciarci. Se uno non li ha, che facciamo, rimaniamo al freddo?”. Su questo, sindaco e Giunta hanno iniziato un lungo discorso sull’importanza del teleriscaldamento per l’ambiente, su come tutte le grandi città europee ed italiane siano già teleriscaldate, sulla necessità di farlo anche a Chivasso. Sul costo, previsto sui 50 mila euro a condominio, nessuna spiegazione. L’appuntamento si è poi concluso col discorso sulla limitazione delle slot machine nei luoghi considerati sensibili. “Ovviamente, non possiamo impedire l’apertura di un esercizio commerciale, ma abbiamo appena emesso un’ordinanza per limitarne l’orario di esercizio quando i ragazzi entrano o escono da scuola”. A questo, dice la maggioranza, forse seguirà un progetto per diminuire le tasse a chi non installerà le macchinette nei bar.
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