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26 Settembre 2014 - 14:21
sassicaia
Bolgheri è soprattutto uno stato d’animo, un modo di vivere, un’atmosfera rarefatta di un mondo che si pensa estinto. La natura è ancora incontaminata: il bosco domina le colline che, correndo parallele alla costa, proteggono dal gelo invernale. Ad occidente domina l’azzurro del mare, che mitiga, con le sue brezze, le grandi calure estive. La vigna, spesso incastonata nel verde della foresta, e gli antichi olivi, dominano, insieme al silenzioso frusciare del vento, un paesaggio pennellato con discrezione dalla presenza umana. La popolazione è cordiale e accogliente, sorridente e contenta di condividere la propria fortunata condizione esistenziale con il visitatore attento. I borghi sono ben conservati, senza alcuna concessione alla spettacolarizzazione turistica: percorrendo a piedi le piccole strade, si entra immediatamente in sintonia con una vita reale ancora a misura umana, senza stress e senza affanni. Anche la cultura ha la sua giusta collocazione, con eventi saggi e misurati, mai fuori dalle righe. Ma la tessera più preziosa del mosaico è costituita dal vino di questa terra, che ha fatto la storia recente dell’enologia italiana e che si raccorda in maniera perfetta con la gastronomia locale. Ecco allora, che il mosaico è composto, ed il quadro è completo e affascinante. Dietro l’etichetta del vino Bolgheri Sassicaia, in quel rosso elegante e complesso si percepisce tutta la naturale gioia di questo territorio. L’etichetta evoca un mondo che ci si accorge di aver sempre sognato, e che esiste ed è reale. La visita dei vigneti, della cantina, del borgo medievale, delle colline e del mare, la degustazione, rendono conto di quanto questo mondo sia vero, concreto e a portata di mano. L’area di produzione del Bolgheri Sassicaia DOC è all’interno del comune di Castagneto Carducci in provincia di Livorno, di cui Bolgheri è appunto frazione. I luoghi sono particolarmente famosi perché “cantati” dai versi del poeta Carducci che visse a Bolgheri per oltre un decennio e celebre il riferimento ai cipressi che costeggiano il viale che porta da San Guido a Bolgheri appunto: “i cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar quasi in corsa giganti giovinetti mi balzarono incontro e mi guardar”. La storia della denominazione Bolgheri Sassicaia DOC è sicuramente particolare e molto diversa da molte altre denominazioni italiane, perché è fortemente legata ad un’unica etichetta che per molti anni è stata prodotta come un vino IGT (indicazione geografica tipica): il Sassicaia. Prima della notorietà che ha avuto questo vino, tanto da primeggiare sui mercati internazionali con vini dalla storia centenaria come i francesi di Bordeaux e Borgogna, la Maremma e la zona di Bolgheri non erano particolarmente rinomate per la produzione vinicola. I vitigni del Bolgheri Sassicaia sono quelli di origine bordolese, che il Marchese Mario Incisa della Rocchetta impiantò per primo a Bolgheri nel 1944, ovvero il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc. Gli abbinamenti consigliati sono quelli con piatti a base di carne quali stracotti, arrosti, brasati di carni rosse, preparati a base di selvaggina, in particolare selvaggina da pelo. Le proprietà organolettiche: il Bolgheri Sassicaia si presenta di colore rosso granata intenso e brillante; molto intensi sono anche il profumo con sentori di marasca, spezie e vaniglia; il sapore è asciutto, armonico, intenso e lungo, con un retrogusto che richiama le note anticipate nel profumo.
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