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CAVAGNOLO. Cristina Desderi e Daniele Lovera, i Maestri del Gusto della nostra collina

CAVAGNOLO. Cristina Desderi e Daniele Lovera, i Maestri del Gusto della nostra collina
Una piccola villa rurale di fine ottocento sulle pendici della collina chivassese. Ettari ed ettari di terreno boscoso dove suini, scorrazzando liberamente, vengono allevati allo stato semi-brado. Alberi da frutta, ulivi e verdure che, cucinati secondo le antiche ricette tramandate di madre in figlia, vengono usati per la preparazione di piatti semplici e gustosi. Questo è “Parva Domus”, l’agriturismo ed azienda agricola nato a Cavagnolo nel 2006. I proprietari, Cristina Desderi e Daniele Lovera, sono stati recentemente insigniti, per gli anni 2015- 2016 del titolo di “Maestri del Gusto”, il massimo riconoscimento che Camera di Commercio di Torino e Slow Food - l’associazione che dal 1986 promuove nel mondo il cibo buono, pulito e giusto - attribuiscono ai piccoli produttori di eccellenze. Come premio, la recensione sull’omonima guida “Maestri del Gusto di Torino e Provincia”. Entusiasti, i vincitori spiegano che, diversamente da quando spesso accade, loro non hanno richiesto di partecipare alle selezioni del concorso, ma sono gli stessi organizzatori ad averli contattati. “Dopo varie ispezioni durate mesi e prove relative ai nostri salumi realizzati in modo completamente artigianale e al nostro tipo di allevamento semibrado incentrato sul benessere animale, abbiamo superato tutti i requisiti col massimo punteggio. Quindi, oltre alla qualità dei nostri prodotti, i nostri suini hanno il presidio Slow Food, gli esaminatori sono rimasti davvero colpiti dalla filosofia con cui portiamo avanti il nostro lavoro”. Gli animali che nascono a “Parva Domus”, infatti, trascorrono la loro vita rispettati ed in condizioni naturali. “Li curiamo in ogni fase di produzione preoccupandoci della loro salute e non dei ricavi economici”, spiega Cristina. “Ad esempio, diversamente dagli allevamenti intensivi, i nostri maiali hanno a disposizione quasi 2 mila ettari di terreno tra boschi e prati, vengono nutriti con prodotti naturali che trovano sul terreno e sono meno soggetti alle malattie”. Anche la fase di trasformazione e rilegatura in salumi avviene in loco. “Gli insaccati - prosegue Davide - vengono stagionati nella nostra cantina, scavata nel tufo e ricca di muffe naturali”. Ma l’etica di “Parva Domus” non solo è piaciuta a Slow Food. “Il 7 settembre abbiamo anche ottenuto il primo posto per la Provincia di Torino al Festival del salame cotto del Piemonte organizzato a Dogliani. A valutarci è stata una giuria d’eccezione composta da uno chef stellato Michelin, dal vicepresidente dell'università del gusto di Pollenzo, da vari esponenti di Slow Food e vari maestri salumieri del territorio”. Questi successi, però, sono solo gli ultimi risultati di un anno ricco di soddisfazioni. A marzo, infatti, l’azienda è stata ospite d’onore al primo Mercato della Terra di Torino organizzato da Slow Food grazie al Politecnico di Torino mentre, attualmente, una recensione del piccolo gioiellino cavagnolese è presente sulla guida “Golosaria” del giornalista Paolo Massobrio. Ormai prossima, invece, la pubblicazione di un articolo sulla rivista “Il Gambero Rosso”.
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