Giovanni Ponchia, sindaco di Montanaro, lo aveva assicurato a chiare lettere durante l’ultimo Consiglio comunale: “Riportare il Castello dei Conti Frola al suo antico splendore sarà la nostra principale priorità”. Detto, fatto. A distanza di poco meno di un mese, durante il quale il primo cittadino ha messo a punto i lavori di pulizia dei locali interni e delle aree verdi dell’edificio, approfittando della collaborazione di due cantonieri e di due ragazzi dell’associazione Santa Croce, la promessa è stata mantenuta. Le porte del Castello sono state aperte ai montanaresi nella mattinata di sabato 23 agosto. Oltre ad accogliere i tanti cittadini accorsi per l’orario di ricevimento, spostato per l’occasione nelle sale del piano terreno, il sindaco ha vestito i panni del cicerone ed ha mostrato ai presenti l’intero complesso. Dalle stanze adibite a ricovero per anziani della vecchia casa di riposo - ora situate presso la moderna residenza Anni Azzurri - fino ad arrivare alle torri ed alle cucine. “Tutti i locali hanno bisogno di una profonda ristrutturazione. A causa della violenta tromba d’aria avvenuta nell’agosto del 2010, il tetto è stato fortemente danneggiato e questo ha provocato, e continua a provocare, delle infiltrazioni che stanno rovinando le pareti”, ha spiegato. Solo per sanare le perdite del tetto ci vorranno 12 mila euro. “Il percorso che abbiamo iniziato è lungo e costoso, per questo abbiamo intenzione di partecipare al bando emesso dalla Compagnia di San Paolo volto al recupero del patrimonio monumentale e paesaggistico”. Valore del contributo necessario, 150 mila euro. “Solo rimettendolo a posto - continua - potremo destinare il Castello a nuovi usi”. L’ipotesi più quotata è quella di rispettare il testamento del Conte Frola, ovvero destinare il Castello agli anziani del paese. Ma non solo. “Potremmo adibire l’immobile a centro culturale e museale, con l’allestimento di una biblioteca e di alcune mostre”. L’accenno va, ad esempio, alla possibile mostra ornitologica presa in esame da alcuni rappresentanti del Museo di Scienze Naturali di Torino nei giorni scorsi. Inoltre, alcuni locali potrebbero essere utilizzati per effettuare servizi di catering in occasione di matrimoni e feste. Intanto, le prossime date di apertura saranno a settembre. “Il 19 gli studenti della facoltà di architettura presenteranno i loro progetti di recupero del nostro Castello - spiega il primo cittadino montanarese -. Il giorno 20 ho chiesto alla mandolinistica di Montanaro se poteva esibirsi, magari con una raccolta fondi”. Il 21, infine, dovrebbero esserci i Carabinieri della sezione di Chivasso per il loro anniversario. Insieme al sindaco, presenti all’apertura, anche gli assessori Bruna Bocchiotti ed Arcangelo Gallon.
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