“Un fallimento annunciato”. Così, con parole cariche di rammarico, Silvano Ferro definisce la sempre più accesa e spinosa questione di Città Futura. Nata sotto la seconda amministrazione Massa - era il settembre 2002 - scopo della società era quello di gestire meglio servizi pubblici di Montanaro, quali la farmacia, l’asilo nido, il servizio di assistenza agli anziani, i servizi cimiteriali, l'illuminazione pubblica e lo sgombero neve. Progetti questi che, nonostante le aspettative, non hanno mai ottenuto una reale concretizzazione. Al contrario, come risultato, il totale fallimento dell'azienda, a cui va aggiunta la successiva messa in liquidazione dei suoi beni. Di fronte a tale situazione, il capogruppo e consigliere di minoranza della lista civica “Montanaro Domani”, in una nota stampa, dichiara: “Con la pubblicazione del bando di vendita della farmacia comunale siamo all'epilogo del fallimento gestionale e tecnico che da molto tempo era evidente. Le responsabilità di chi ha voluto e mal gestito la partecipata Città Futura sono da suddividere tra le amministrazioni che hanno gestito in modo allegro, senza mai approntare un piano di risanamento e adeguato rilancio. Dal 2003 ad oggi i bilanci della partecipata sono sempre stati in rosso e in crescendo. Nonostante questo, si è preferito arrivare ad avere l'acqua alla gola prima di agire”. Come risultato, la bellezza di 1.331.507,57 euro di debiti nei confronti dei soli fornitori del farmaco. Da qui, la messa in liquidazione, o, per dirla in termini più semplici, la vendita dei beni da parte dell'amministrazione. Ferro continua: “È impensabile pensare di privare i montanaresi di servizi che, oltre ad essere di pubblica utilità, erano in grado di portare delle entrate economiche. Per questo motivo, la nostra lista ritiene che la farmacia debba restare pubblica e dei cittadini. E lo stesso vale per l'asilo nido. Riteniamo che una soluzione potrebbe essere quella espressa dalla Corte dei Conti regionale, ovvero la trasformazione di Città Futura in Azienda Speciale, un ente pubblico senza scopi di lucro”. Altro elemento da salvaguardare, a detta del consigliere, sono i posti di lavoro degli attuali dipendenti della società. “Per questo motivo- conclude Silvano Ferro - siamo pronti a rifiutare fin da subito tutte le altre soluzioni di compromessi”.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.