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CUORGNE'. Una serata in bianco speciale

CUORGNE'. Una serata in bianco speciale

Cuorgnè

Tutto è stato organizzato in fretta e con poca pubblicità: inviti personali, l’appuntamento condiviso su Faceboock, un poco di passa parola fra amici comuni.
Eppure, è stata un innegabile successo l’Estate in bianco, una serata  voluta e organizzata domenica scorsa a Cuorgnè da un gruppo di imprenditrici e titolari di negozi  quali Neala Peretti  per Monsù Barbot, Carmelina Leto  titolare di “Rose e cose”, Pinuccia Leto per “Leto Acconciature” e Anna Jovino per l’omonimo  salone “Anna Acconciature”.
Alle 21, seguendo scrupolosamente le indicazioni dell’invito, 130 persone si sono sedute a tavola: l’ultimo tavolo di circa una ventina di persona lo aveva prenotato proprio la mattina un ragazzo che aveva visto le organizzatrici al lavoro e aveva chiesto loro informazioni sull’evento.
“Quando si vuole fortemente una cosa la si può ottenere nel migliore dei modi – sorride Carmelina Leto- e noi tutte volevamo che questa serata riuscisse al meglio.”
Abiti, tavole, arredi e cibi rigorosamente in bianco, tutti riuniti sotto il porticato intorno al Palazzo Municipale: la piazzetta, se utilizzata come da progetto iniziale,  sarebbe stata ancora più scenografica, ma la pioggia lo ha impedito con la sua ingombrante e minacciosa presenza. In effetti, pioveva  quado sono arrivati  i commensali, poi è bastata una tregua  e qualcuno nello spazio della piazzetta ha pure ballato. Il gran finale verso le 23, quando tutti hanno ripulito e ripreso le loro cose lasciando la “location” ancora più pulita e ordinata di quanto le organizzatrici l’avessero trovata,
“Il tutto a spese zero per il Comune – sottolinea ancora Carmelina Leto – anzi abbiamo lasciato una fioriera d fiori bianchi – quindi trovo risibili le critiche e le polemiche di chi su Internet  ci definisce “snob”, addirittura “pecoroni “ e chiede  al  Comune a non spendere soldi per iniziative come questa. A parte la messa a disposizione dello spazio antistante  il Palazzo Municipale  – prosegue la Leto – il Comune non ha speso davvero nulla!”
Per il resto, l’evento si è confermato una sorta di esercizio di buon gusto e di eleganza, qualcosa di differente dalla sagra paesana. Soddisfatte le organizzatrici  e così il pubblico presente ,avvolto in un gioco monocolore divertente e garbato. In effetti  i “divertissements”  come questa serata molto speciale sono in grande spolvero, basti pensare al marchio premiato e brevettato della “Cena in bianco” svoltasi nei giorni scorsi a Torino: il colore unico è, prima ancora che un motivo di costante ispirazione per artisti e architetti, una fondata categoria dello spirito. Il colore infatti distingue e separa sentimenti e idee, modalità di pensiero e azione: nell’epoca della rete Internet e dei “Flash Move”  il tema della monocromia è una sorta di festa originale e volutamente armoniosa e selettiva che pure riesce a coinvolgere molte persone e che si esercita soprattutto nel campo della convivialità.
In principio, 25 anni or sono,  fu un “Déjeuner sur l’herbe” tutto in bianco davanti alla Tour Eiffel , che venne  subito ribattezzato “Diner en blanc” dal promotore François Pasquier nella Parigi di fine anni 80, poi  in tante  grandi capitali gli appuntamenti nel segno del colore unico si sono moltiplicati da New York a Barcellona e si sono spesso contesi  primati e autenticità. La bella serata di Cuorgnè  dimostra che  il fascino sottile di questo gioco sospeso fra colore , buon cibo e amicizia è un’occasione di incontro nel segno delle migliori tradizioni del buon gusto italiano anche in luoghi come i nostri , piccoli della nostra vivace  provincia.
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