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23 Settembre 2013 - 21:03
Il Centro La Serra non è a rischio fallimento. E' ciò che hanno sottolineato e ribadito i proprietari che lunedì mattina hanno convocato una conferenza stampa per ribattere all'allarmismo scaturito dagli articoli usciti in questi mesi su "La Sentinella del Canavese" relativamente alle difficoltà del Centro Culturale, che costituisce soltanto una porzione dello'intero stabile, affidato in gestione dal Comune ad "Effetto Serra". "Purtroppo – spiegano – questi articoli hanno fatto credere che tutto l'edificio e le attività al suo interno fossero a rischio di fallimento, cosa ben lontana dal vero. Al contrario ci sono molte attività che, grazie al lavoro svolto e agli investimenti dei proprietari e dei gestori, grazie alle associazioni, agli artigiani, agli imprenditori, alle società e agli studi di professionisti, funzionano, erogano servizi e danno lavoro. Da quando sono apparsi questi articoli i cittadini telefonano per assicurarsi che la "Serra non fallisca", alcuni hanno preferito non usufruire dei servizi in attesa di capire, con conseguenti perdite di tempo, danni di immagine ed economici. Non bisogna confondere Effetto Serra con l'intero stabile che ha diversi proprietari che hanno investito e continuano ad investire perchè credono nella struttura".
Al tavolo della conferenza erano presenti Daniele Gismondi della Trianon (società proprietaria della piscina), i condomini Giuseppe Rao e Paola Grassi, l'amministratore Diego Nigra e il rapprentante di Effetto Serra (che si occupa del Cinema, della hole e della Sala Cupola data in gestione dal Comune) Marco Salvato. Del Sindaco e dei rappresentanti di Aeg nemmeno l'ombra benchè in questi mesi Carlo Della Pepa non abbia fatto altro che sottolineare che solo l'azienda eporediese del gas sarebbe in grado di salvare "La Serra". Ma l'Aeg ha solo il 25-30 per cento di una società che rappresenta il 15-20 per cento dello stabile. Sono una trentina in tutto i proprietari.
Secondo Gismondi e co. i problemi esistono, eccome, ma non riguardano il rischio del fallimento bensì tanti atti di vandalismo, incuria e civiltà che stanno degradando progressivamente l'edificio. "Servirebbe – spiea Gismondi - sicurezza per la zona esterna, rovinata da graffiti, parcheggi selvaggi sulle aiuole e in aree pedonali. Ma a tutti gli effetti nessuno fa niente per risolvere queste situazioni. Noi abbiamo provato a far ridipengere alcune parti ma due ore dopo eravamo punto e accapo. Da soli non ce la faremo mai. Ci deve essere un intento comune, se si vuole che resti un pezzettino di storia, interessante o meno, ma un pezzo di storia. Non chiediamo soldi al comune ma se il sindaco ci tiene alla struttura sarebbe meglio che non convocasse solo Aeg". Gli "altri" proprietari della Serra non ci stanno a quella suddivisione creata da Della Pepa tra "figli legittimi ed illegittimi". Sono convinti che sia un'affermazione grossa dire che "se l'Aeg non fanulla si decreta la fine della Serra".
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