SMC è ora disposta a risarcire coloro che abitano nei pressi della discarica? Addirittura a comprare le case più vicine? Per ora è soltanto una voce. Tuttavia mercoledì sera una cinquantina di persone si sono riunite nella sede della Pro Pogliani alla presenza dei dirigenti dell’associazione, tra cui il presidente Adriano Pogliano. Avevano risposto all’invito diffuso nei giorni precedenti con un volantino firmato da Orazio Tavano. Il volantino invitava gli abitanti della frazione a incontrarsi per discutere di due argomenti. Il primo, i risarcimenti da chiedere alla SMC / Waste Italia, la società che gestisce la discarica di Regione Pozzo e che vuole realizzare sui terreni di Chind un impianto di trattamento e riciclo, e portare un altro milione di metri cubi di rifiuti tra le vasche esistenti. Il secondo, ribadire il no dei poglianesi a questo milione di metri cubi, che si aggiungerebbe ai quattro che ci sono già. Il volantino ricordava che proprio il sindaco Libero Ciuffreda, al termine della consulta ambientale del 3 aprile, aveva invitato i poglianesi a farsi avanti e a formulare le loro richieste. Così la Pro Pogliani nominerà due rappresentanti alla consulta ambientale, dove siedono già quelli dell’Associazione Terrasana. E non solo alla consulta, ma anche a quello che potremmo chiamare “il tavolo dei risarcimenti”. La consulta ambientale dovrebbe infatti venire affiancata da tre tavoli: uno tecnico, uno giuridico, e un terzo la cui funzione non è mai stata chiara. Ora forse lo è: sarebbe infatti la sede della trattativa delle “compensazioni” ai privati. Resta da capire perché mai SMC si sarebbe decisa ad accogliere una richiesta che finora ha respinto: risarcire i residenti della perdita di valore degli immobili, forse addirittura comprare le abitazione di cui i proprietari vogliono disfarsi ma che non riescono a vendere. C’è una ipotesi che circola fra gli ambientalisti. Waste Italia, rimasta a Pietro Colucci dopo la separazione dal fratello Francesco, starebbe cercando di rinnovare la propria immagine: tappe di questa operazione sarebbero il libro scritto da Colucci insieme a Edo Ronchi, ex parlamentare dei Verdi e del PD e ministro dell’ambiente nel primo governo Prodi; l’assunzione come consulente per il progetto Wastend dell’ambientalista Roberto Cavallo, candidato alle elezioni europee di maggio per i Green Italia-Verdi Europei; e ora una maggior sensibilità nei confronti delle lamentele dei poglianesi, che tradotto in italiano vorrebbe dire aprire il portafoglio. Ne guadagnerebbe anche l’amministrazione comunale, la cui popolarità ai Pogliani sta colando a picco a causa del fervido sostegno manifestato da sindaco e vicesindaco al progetto Wastend.
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