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Guardarsi intorno…

Consigli per la crescita personale ed il benessere integrale

Guardarsi intorno…

Da poco più di un mese ho la fortuna di viaggiare con il mio compagno con la moto (come passeggera)… nulla di straordinario, ben inteso ma, per la mia mente spesso “agitata” e desiderosa di fare sempre “cose su cose”, è pressoché terapeutico.

Si, perché passare delle ore senza far nulla, privi del telefono o di qualsiasi distrazione, mi permette di guardandomi attorno, ed è una forma di “meditazione” straordinaria. Per questo oggi voglio fare un elogio alla lentezza, un inno alla presenza, al godersi l’attimo. 

Come ha scritto nel suo libro il Dott. Lamberto Maffei viviamo in un mondo veloce, dove il tempo sembra via via contrarsi: continuamente connessi, chiamati a rispondere in tempi brevi a e-mail, whatsapp, iper-sollecitati dalle immagini, in una frenesia visiva e cognitiva dai tratti patologici. Dimentichiamo così che il cervello è una macchina lenta e, nel tentativo di imitare le macchine veloci, andiamo incontro a frustrazioni e affanni.

Sì, perché la fretta non è certamente amica del nostro benessere psicofisico; ci proietta nel futuro, ci fa salire l’ansia e sicuramente toglie piacere alla vita.

Con questo non vi invito a diventare dei “bradipi”: si può vivere lentamente pur essendo “veloci”. Fare le cose con calma, attenzione e concentrazione, senza farsi intrappolare dalla “fretta”, non vuol dire essere irresponsabili o perdere tempo ma dedicare la giusta presenza a tutti quei compiti che dobbiamo fare. Potreste dirmi che sul lavoro dovete per forza fare le cose velocemente… allora concedetevi di andare ad un passo più lento nel tempo libero.

Correre sempre a destra e a manca, senza fermarsi a riflettere su dove stiamo andando, è il modo migliore per veder scorrere la vita tra le mani senza accorgersene. Quando saremo anziani certamente non rimpiangeremo di aver lavorato poco ma di quanto poco siamo stati con i nostri famigliari o di tutti quei momenti in cui, presi dalle preoccupazioni future, non ci siamo goduti il tempo presente.

Vivere “lentamente” è quindi uno stile di vita, o "slow living", cioè un approccio che privilegia la qualità sulla quantità, il rallentamento e la consapevolezza in ogni aspetto della vita. Si tratta di prendersi il tempo per assaporare ogni momento, coltivare relazioni significative, e ridurre lo stress, concentrandosi sul presente e sulle proprie esigenze interiori.

Lo slow living non significa pigrizia o inattività, ma piuttosto un modo per vivere in modo più equilibrato e armonioso, apprezzando le piccole cose e trovando la gioia nel presente. 

Nella pratica si traduce nel prendersi il tempo per fare quello che dobbiamo (o vogliamo) fare! Svolgere le nostre mansioni (sia scelte che non) con piacere e consapevolezza. Vuol dire anche ritagliarsi dei momenti da dedicare ai propri hobby, per cucinare consapevolmente, per stare con gli amici ecc… 

Ehi, ma così non mi perderò qualcosa?!? Assolutamente no… lo so che andare “piano” è una prassi in controtendenza per la nostra società pluriconnessa, iperattiva e multitasking ma chi se ne importa!

Sfruttate questo periodo di vacanza per riprendere il vostro “tempo”, per ritrovare la lentezza di quando eravate bambini, per annoiarvi!

Magari qualcuno sbufferà perché non avete risposto subito ad una mail?!? Va bene così, non è grave, lasciamo andare, il nostro esempio sarà anche l’occasione per gli altri di “autorizzarsi” a ritrovare la calma. Il cambiamento parte da noi…

Quando ci sentiremo agitati, rischiando di farci travolgere dalla fretta, siamo gentili e ripetiamoci “con calma, va tutto bene, c’è tempo e spazio per qualsiasi cosa io voglia fare” (Louise Hay).

Come sempre, spero che abbiate gradito queste riflessioni, e colgo l’occasione per augurarvi una “lentissima” settimana! A presto!

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