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Benessere
08 Luglio 2025 - 09:28
La scorsa settimana ho letto un articolo molto interessante riguardo al profumo del deserto che vi linko qui e che mi ha fatto riflettere sull’importanza dei nostri sensi per vivere in uno stato di presenza. Mi spiego meglio, vedere ci sembra essenziale ma quanta attenzione diamo al tatto, al gusto, all’udito e all’olfatto? Effettivamente “guardare” ci sembra sufficiente per comprendere il mondo intorno a noi ma per vivere pienamente non basta. Lo sanno bene le persone che per qualche motivo hanno perso, anche solo momentaneamente, il senso della vista; ci si può avvalere anche degli altri strumenti che possediamo. Anche perché molto spesso guardiamo le cose con la mente cioè in modo giudicante, attribuendogli delle qualità positive o negative, o suddividendole in categorie.
Adoperare tutti i sensi può essere davvero la soluzione per stare nel nostro corpo, nel qui e ora.
Sono molte le pratiche che la psicologia positiva insegna per prestare attenzione a tutti i cinque sensi e che prevedono, sostanzialmente degli esercizi di “presenza”.
Se sulla vista sono moltissime le ricerche e gli studi che ci permettono di capire come influenza il nostro cervello, sugli altri sensi abbiamo ancora dei limiti, tuttavia ciascuno di questi svolge un ruolo essenziale.
Oggi mi vorrei soffermare, in particolare modo, sull’olfatto perché è uno “strumento” piuttosto complesso e che ci permette di recuperare emozioni e ricordi in modo “forte”.
Intanto, l’olfatto di ciascuno di noi dipende da molte variabili: può essere influenzato dalle nostre esperienze del passato, dal contesto attuale e dal nostro stato emotivo e mentale.
Una stessa cosa può essere piacevole al naso per alcune persone e disgustoso per altre.
Il giudizio su un odore può essere influenzato dall’ambiente, dai colori, dalla temperatura ecc ed è un senso che oscilla e si modifica in modi talvolta imprevedibili, per questo prestarci attenzione può fare la differenza.
Che cosa mi trasmette l’odore di quella persona o di quel piatto? Mi fa sentire a mio agio? Che cosa “sento”?
Insomma, dovremmo provare a non dare per scontato l’olfatto, come il respiro, infatti sappiamo bene che perderlo comporta una ricaduta notevole sulla qualità della vita, come possono aver sperimentato le persone affette dal Covid19.
Non percepire i profumi, gli odori, intorno a noi ci limita e ci rende “smarriti”. Effettivamente se i nostri antenati non avessero fatto buon uso dell’olfatto probabilmente non sarebbero sopravvissuti ai molteplici pericoli che la realtà gli presentava.
Detto ciò, oggi vi propongo un piccolo esercizio di mindfulness per “allenare” il senso dell’olfatto; è facilissimo si può svolgere in ogni momento e luogo.
Chiudi gli occhi e per 5 minuti nota qualsiasi cosa tu riesca ad odorare.
Allunga il tuo olfatto in tutte le direzioni. Nota gli odori più distanti, nota i profumi che puoi percepire intorno a te, nell’ambiente.
Nota anche i profumi provenienti dal tuo corpo: la tua pelle, i tuoi vestiti. Fai tutto questo come se non lo avessi mai fatto prima.
Prova a fare delle respirazioni profonde e vedere se riesci a cogliere anche il più piccolo degli odori... se la tua mente dovesse divagare o altri pensieri emergere, riporta l’attenzione di nuovo a quello che il tuo naso ti racconta dello spazio circostante.
Dopo che hai prestato attenzione agli odori con consapevolezza, prenditi un momento per apprezzare il tuo olfatto.
Quanto contribuisce l’olfatto alla tua vita?
Vi lascio con questa piccola riflessione e, come sempre, vi auguro una buona settimana!
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