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Benessere
24 Giugno 2025 - 09:44
La natura ci insegna che il cambiamento è qualcosa di inevitabile: le stagioni e tutto ciò che ci circonda sono in costante trasformazione. Allora, perché ci fa così paura? La psicologia spiega che il nostro cervello è “restio” al cambiamento principalmente per un discorso di “risparmio energetico”, nel senso che tutto ciò che comporta una modifica della realtà che ci circonda necessita di un investimento in termini mentali. La nostra mente ama la sicurezza, le certezze, ed è per questo motivo che il cambiamento ci spaventa; diciamo che la matrice risale ai nostri antenati, i quali, per sopravvivere, dovevano evitare i “rischi”.
Oggi, nonostante le minacce possano essersi evolute, le nostre menti rimangono caute di fronte all’ignoto.
Tuttavia, la vita moderna spesso ci impone di adattarci a nuove situazioni e sfide, oltre all’esigenza che magari proviamo di trasformarci, evolverci, o semplicemente introdurre nuove abitudini.
Sapendo che il cambiamento è inevitabile, perché fa parte della nostra natura, può essere interessante capire come gestirlo nella direzione che più ci interessa. Se alcune variabili sono universali, come l’invecchiamento, cioè qualcosa che non possiamo evitare (eh già invecchieremo!), può risultare utile porci nella situazione di chiederci che cosa possiamo fare affinché questo processo avvenga nel migliore dei modi, per noi. Voglio dire di “acquisire potere” su qualcosa che, in parte, può essere sotto il nostro controllo. Mi spiego meglio con un esempio: posso scegliere di invecchiare lasciandomi andare e senza far nulla per sostenere il mio corpo e la mia mente, oppure decidere di farlo allenandomi con l’esercizio fisico e mantenendomi attiva con lo studio o la meditazione. Il cambiamento avverrà in entrambi i casi ma i risultati saranno molto diversi.
Il cambiamento ha alcune caratteristiche, intanto difficilmente avviene dal giorno alla notte, ma è un processo graduale, inoltre non è lineare.
Anche per questo punto mi spiego meglio con un semplice esempio. Se decido di rimettermi in forma e di perdere peso, comincerò ad allenarmi e a mangiare sano; questo non significa che il mese successivo avrò ottenuto i risultati sperati, ma verosimilmente dopo un anno. Inoltre, sopratutto per noi donne, non possiamo trascurare l’aspetto ciclico che ci caratterizza; per questioni ormonali, le nostre giornate, non saranno mai tutte uguali. Dobbiamo imparare ad accettare questo aspetto e guidare la nostra trasformazione, secondo natura. Significa che se dovrò cominciare una nuova attività potrò sfruttare l’energia dei giorni immediatamente dopo la fine del ciclo mestruale e dovrò prevedere dei periodi di riposo in altre fasi. Per gli uomini è leggermente diverso ma ciò che è importante per tutti è che dobbiamo imparare ad ascoltare il nostro corpo e non considerarci delle “macchine”. Siamo di fatto “animali” e facciamo parte dell’ambiente che ci circonda ed è per questo che non possiamo escludere dalle nostre vite i cambi di stagioni, il clima ecc
Quindi, se “dobbiamo” cambiare, perché non farlo nel migliore dei modi?
Proprio in questi giorni di San Giovanni, carichi dell’energia della luna nuova, vi invito a pensare a cosa vi piacerebbe portare nelle vostre vite, a quale piccolo cambiamento potrebbe dare maggior significato alle vostre giornate.
Qualunque sia la trasformazione che volete mettere in atto, vi lascio tre semplici consigli che vi possono aiutare a realizzarla:
Da piccola mi han sempre detto “volere è potere”… è io ci credo, ancora adesso!
Buona festa di San Giovanni e a presto!
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